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SAN PRISCO, arriva la diffida al sindaco D’Angelo e impazza il totoassessora

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SAN PRISCO – All’indomani delle dimissioni dell’assessora Sara Russo e con la nomina di Domenico Carillo che riempie la casella rimasta vuota dalla nuora, a San Prisco si registra un dislivello tra rappresentanti di genere, infatti con la nomina di Carrillo si fa pendere l’ago della bilancia in giunta ad appannaggio dei maschietti. Quest’anomalia in realtà cozza in maniera diretta con la Legge 56/2014 la quale prevede che in giunta ci sia almeno il 40% della rappresentanza di genere. Nella formazione attuale a San Prisco le donne in giunta rappresentano solo il 20% con la delega trattenuta ancora dall’unica donna assessora Lina Abbate.

Questa giunta va avanti così già da due mesi e il sindaco Domenico D’Angelo non riesce ancora a trovare la quadra del cerchio, tanto è vero che nell’ 11 Ottobre scorso è stato raggiunto anche da una diffida del Difensore Civico Francesco D’Ippolito che lo intimava a nominare entro 30 gg. un’assessora di sesso femminile, pena l’arrivo di un commissario ad acta, pagato con le tasche dei cittadini sanprischesi, che in loco formulerà un piccolo concorso per assessore donna e infine sceglierà colei che dovrà accogliere la delega del sindaco. Dopo la notizia di questa diffida per il paese è cominciato ad impazzare il totonomi dell’assessore che doveva riempire la casella femminile rimasta vacante e addirittura si è detto e scritto che il più accreditato a lasciare la poltrona di assessore sarebbe stato Prisco Sbordone.

Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo pare che il consigliere Francesco Paolino, attualmente anche assessore che detiene le deleghe di Pubblica Istruzione, Marketing, Patrimonio Comunale e Ambiente, in una cena che ha preceduto le elezioni dei consiglieri provinciali abbia promesso che laddove fosse stato nominato consigliere provinciale, egli avrebbe presentato le dimissioni da assessore. Adesso, visto che le elezioni si sono tenute il giorno dopo la ricezione della famosa diffida e dallo spoglio delle urne, il 13 Ottobre scorso, Francesco Paolino è risultato vincente, non si attende altro che il neo consigliere provinciale mantenga la promessa per la felicità del sindaco D’Angelo a cui Paolino, se così fosse, avrebbe tolto il gran peso della scelta.

Ora, senza dimenticarci che Paolino da perdente delle ultime elezioni e grazie al “ribaltone” avutosi nel Maggio scorso, non solo si ritrova in maggioranza e possessore di importanti deleghe ma oggi è addirittura anche consigliere provinciale. E la cosa bella è che avrebbe anche tutto il diritto di venir meno alla promessa fatta in quella famosa cena e conservare tutte le sue “medaglie”. Quando si dice la Democrazia. Ma veniamo ai fatti. Mettiamo che Paolino si dimetta! Chi sarà la prossima assessora che prenderà il posto del neo consigliere provinciale? Qui inizia il totonomi. C’è chi parla di Carmela Nacca, un nome che mette solo le carte a posto ma che nella sostanza non cambia nulla, visto che è la moglie dello stesso Paolino, tanto San Prisco tra nuore, nipoti, cugini e affini ci ha abituato a ben altro. Alcune voci di corridoio vorrebbero come assessora Di Monaco Antonietta prima non eletta nella lista di Paolino e della stessa dimissionaria Sara Russo “Noi Valori” ma da quello che ci risulta quest’ultima avrebbe già rifiutato l’incarico per uno screzio sorto con il leader della lista Domenico Carrillo. Un nome che metterebbe d’accordo tutti è quello di Concetta Di Monaco candidata non eletta nella lista del sindaco “Le Ali bene comune” ma che rafforzerebbe ancor di più la compagine della coalizione vincente, mentre addirittura c’è stato chi ha fatto il nome di Iolanda Schiavone figlia dell’ex assessore Domenico dimissionario del “pre-ribaltone”.

Insomma, fatti tutti questi nomi una cosa è certa, a circa 18 mesi dalle elezioni, l’amministrazione comunale di San Prisco, sta ancora a guardarsi intorno per cercare di raggiungere un equilibrio politico che stenta ad essere appianato. Frutto questo di una campagna elettorale sprovveduta e priva di idee.

Come avviene nella maggior parte dei comuni campani, la politica conta sulla punta delle dita i voti che ogni candidato possa portare in dote e dimentica, troppo spesso, i valori, le idee, gli ideali e soprattutto la visione della città che sono gli unici collanti di una buona cura della res publica. Tanto è vero che nel frattempo che si pensa ad accontentare tutti, amici, parenti, portavoti, troppo spesso ci si dimentica delle vere esigenze di una comunità e intanto i cittadini aspettano che un domani arrivi ancora Baffone…

 

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Elezioni regionali 2025, Piantedosi chiarisce la sua posizione: “Sono onorato, ma faccio un altro mestiere”

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Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è intervenuto ieri sera durante la presentazione del libro di Italo Bocchino a Napoli, rispondendo alle domande dei cronisti sulla diffusione delle armi tra i giovani nel capoluogo campano. Ecco le sue parole:

“C’è un piano straordinario che stiamo affinando e che si alimenterà, realizzabile anche attraverso un notevole sforzo di attribuzione di altre risorse che faremo adesso da dicembre a gennaio, e comunque nei primi mesi dell’anno tra Polizia e carabinieri. Metteremo a disposizione delle risorse che saranno quasi tutte dedicate al rafforzamento di questi servizi, che saranno fatti in quadranti cittadini e in orari soprattutto notturni, che sono quelli in cui certi fenomeni hanno fatto registrare la maggiore incidenza”.

Poi, aggiunge: “C’è sicuramente questa grande iattura che riguarda soprattutto Napoli, non solo ma soprattutto Napoli, di una diffusione che crea una disponibilità soprattutto per i ragazzi. Siamo impegnatissimi su questo, sono grato al Prefetto Questore e autorità giudiziaria. Abbiamo avuto uno scambio proficuo di opinioni sul punto anche con il procuratore Gratteri, che ringrazio per il supporto che dà con l’attività giudiziaria che porta avanti ma anche per il contributo che dà all’attività di prevenzione. Io spero di poter ritornare quanto prima e di poter commentare e raccontare anche qualche risultato tangibile di quello che verrà messo in campo”.

Inoltre, il ministro ha risposto alle domande su una sua eventuale candidatura alle prossime elezioni regionali del 2025:

“Sono molto onorato e ringrazio persone come Cirielli, ma faccio un altro mestiere, il ministro dell’Interno; è molto difficile, per motivi soggettivi e oggettivi, che ci sia la mia candidatura. Non sarei un papa straniero, sono avellinese nato a Napoli, sono intimamente legato, ma è giusto che ci sia qualcosa che maturi dalla classe dirigente locale”.

Poi, conclude parlando del diverso peso che potrebbero avere i partiti del centrodestra:

“Segnalo che tutti i partiti del centrodestra registrano un margine di crescita, la stessa Lega registra in alcune province del Sud percentuali maggiori rispetto ad altre del nord e lo stesso accade per Forza Italia, lo dico non per contraddire il rapporto squilibrato tra i partiti, con Fdl che è accreditato al 30%”.

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Casalnuovo si prepara ad accogliere gli Stati Generali di Forza Italia: i particolari

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Il comune di Casalnuovo si prepara ad accogliere gli Stati Generali di Forza Italia per la Provincia di Napoli in vista delle elezioni regionali del 2025.

L’incontro si terrà domani, sabato 23 novembre, a partire dalle 16:30 presso Palazzo Lancellotti. Pertanto saranno presenti all’appuntamento vari sindaci, consiglieri e dirigenti azzurri per discutere del rilancio politico del territorio e del ruolo centrale di Forza Italia nella prossima campagna elettorale. Ad aprire i lavori sarà il senatore Francesco Silvestro, in qualità di Commissario Provinciale.

Inoltre sono previsti gli interventi degli amministratori locali, sindaci, consiglieri metropolitani, consiglieri regionali e dirigenti del partito azzurro. Le conclusioni politiche saranno affidate a due figure chiave del partito: l’onorevole Tullio Ferrante, Sottosegretario al MIT, e l’onorevole Fulvio Martusciello, Segretario regionale di Forza Italia Campania.

A chiudere l’incontro sarà il senatore Maurizio Gasparri, Capogruppo di Forza Italia al Senato, con un intervento sulle prospettive nazionali e regionali del partito.

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Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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