Resta sintonizzato

Afragola

AFRAGOLA, carotaggi al parcheggio AV, Iavarone: “Tuccillo già sapeva dell’esistenza di quei rifiuti”

Pubblicato

il

AFRAGOLA – Si tinge di un altro mistero la vicenda legata all’interramento dei rifiuti sotto il parcheggio “ovest” della stazione alta velocità denominata “Porta”. Tutti sanno oramai che la stazione più bella d’Europa ad Afragola è nata sotto una cattiva stella, nasce non senza polemiche a partire dalla mancanza delle agibilità, alla chiusura della bouvette e del sottopasso per terminare con lo scandalo dei rifiuti interrati. E’ di stamattina la notizia, diramata anche dai TG regionali, che sono iniziati i lavori di carotaggio che determineranno la natura dei rifiuti depositati nel periodo antecedente all’affidamento di quei terreni alla società “Afragola FS” s.c.r.l. nel parcheggio ovest della stazione.

La notizia sconcertante è che prima che partissero le indagini della magistratura a tal rigurado, la Società Consortile “Afragola FS”, nel Marzo del 2016, scrive una lettera indirizzata al sindaco Domenico Tuccillo, al Sindaco della Città Metropolitana Luigi De Magistris, al Presidente della Regione Vincenzo De Luca, all’ARPAC, al Prefetto di Napoli e al referente del Progetto di RFI, dove informa i destinatari che su uno spazio di 7124 metri quadri di terreno destinati a diventare poi il parcheggio ovest della stazione, sono stati rinvenuti depositi su strati di vari livelli di residui di materiale di scarto quali: teli di materiale plastico, laterizi, spezzoni di tubi corrugati, armature metalliche, cavi elettrici etc.

Per vederci più chiaro su questa situazione e capire se il sindaco di Afragola avesse fatto qualcosa in merito, visto che le indagini sono partite direttamente dalla magistratura, abbiamo deciso di interpellare colui che al tempo era l’assessore con delega all’ambiente della giunta Tuccillo Salvatore Iavarone che davanti ai nostri taccuini dichiara: “Conosco l’esistenza di quella lettera perché fu proprio il sindaco a girarmela visto che era indirizzata a lui. In realtà lo scopo della lettera era quello di far rimuovere i rifiuti per consentire all’azienda di terminare il lavoro di costruzione del parcheggio. A dire il vero, appena informato, mi recai sul posto a vedere quanto era stato comunicato e lì successe una cosa simpatica, mi dissero che in realtà l’invio di quella lettera fosse stata concordata col sindaco affinché io avessi dovuto provvedere a togliere il tutto. Gli risposi immediatamente: “Voi non state bene, la Corte dei Conti viene a prendere me e no a voi”, andai via immediatamente, i rifiuti sono rimasti là e probabilmente sono gli stessi che troveranno oggi dopo aver fatto i carotaggi. Credo che le indagini della magistratura siano partite da alcune segnalazioni interne alla vicenda. Una cosa è certa la lettera era indirizzata al sindaco e quindi Tuccillo sapeva già dal Marzo del 2016 che in quel posto erano presenti dei rifiuti speciali se non tossici”.

“In realtà, posso asserire in tutta tranquillità – prosegue l’ex assessore –  che Tuccillo non abbia tutta questa preparazione se non addirittura abnegazione al tema ambiente, basta guardare in che condizioni versa la città di Afragola oggi, specialmente dopo l’avvicendamento della ditta della raccolta di rifiuti che ha visto il passaggio dalla Go.Service alla ditta Buttol srl. L’interdittiva antimafia arrivata alla ditta Go.Service, in realtà non lasciava via di scampo se non quella di affidarsi alla seconda classificata della gara d’appalto. In realtà bisognerebbe domandarsi come mai ad una gara meno appetibile che feci io all’epoca si presentarono ben sette ditte, alla presa visione del capitolato d’appalto dell’ultima gara ben più appetibile si presentano sempre sette ditte e poi solo due vi partecipano. Ma la cosa strana è che ai disservizi che causano queste ditte, questi che governano adesso Afragola non applicano nessuna penale. Io ricordo che sotto il mio assessorato abbiamo prodotto oltre il milione e mezzo di penali, ovviamente questa cifra alleggeriva anche le casse comunali. Invece oggi, la Buttol srl è libera di espletare il servizio di raccolta come meglio crede. Ma ci siamo domandati se esiste qualcuno che controlla i mezzi di questa ditta, soprattutto se sono sempre gli stessi e se sono solo dedicati alla raccolta del Comune di Afragola? Niente, nessuno è in grado di darci delle risposte. All’epoca di quando ero assessore all’ambiente facemmo istituire un numero verde per il ritiro dei rifiuti ingombranti nella stanza adiacente a quella dell’assessore e del dirigente proprio per controllare chi e se si rispondesse al telefono. Oggi, invece, vengo a sapere che si è affidato il numero verde, che tra l’altro paga il comune, alla ditta stessa e chissà in quale parte del mondo è ubicato, visto che provo da alcuni giorni a chiamare ma nessuno risponde. Ho chiamato al fisso e mi hanno risposto: “Che vi devo dire, stiamo qui a non fare nulla, prima almeno rispondevamo al telefono, adesso stiamo in questa stanza dove non si fa praticamente nulla”. E la cosa mi fa molto pensare, questa ditta non ha il mezzo per prelevare gli ingombranti, ecco perché è meglio non rispondere al telefono, così non avendo preso appuntamenti per il ritiro di ingombranti non sono obbligati ad espletare tale servizio. Io per molto meno, andai dai carabinieri a denunciare l’altra ditta, questi invece consentono all’attuale ditta Buttol srl di fare quello che gli pare. Sarebbe bello capire se ci sono legami tra la ditta ed alcuni personaggi locali, non c’è altra spiegazione, se no mi devono spiegare perché gli uffici competenti dormono su queste cose. Praticamente con questi ultimi due anni di amministrazione Tuccillo – conclude Iavarone – Afragola ha fatto degli enormi passi indietro”.

Continua a leggere
Pubblicità
Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Afragola

AFRAGOLA. Raccolta Rifiuti come a Giugliano? Parenti e amici di politici assunti dalle vecchie ditte del servizio igiene urbana

Pubblicato

il

AFRAGOLA – Da poco più di un mese nel comune normanno si è insediata la nuova ditta del servizio di igiene urbana, affidataria di un appalto di svariati decamilioni per la durata di nove anni. Un appalto mostruoso mai visto prima in tutto l’hinterland napoletano. A vincerlo è stata una ditta che ha sede legale a Imperia ma il cui Amministratore è di origini afragolesi.

Premesso che per una querela sporta ai danni dell’ex Senatore Vincenzo Nespoli in merito proprio alle modalità che lo stesso voleva imporre alla funzionaria denunciante su come istruire l’indizione di gara sulla raccolta rifiuti, oggi è in corso un processo che vede coinvolti il dominus afragolese e l’attuale dirigente alle Finanze Marco Chiauzzi, oggi la nostra attenzione si focalizza su altre anomalie che riguardano lo stesso settore.

Prima che le chiavi del cantiere passassero nelle mani della Ecology srl il servizio era affidato alla Buttol mediante una gara indetta nell’ottobre del 2020 ma affidata nel dicembre 2021, quattordici mesi dopo e nel frattempo era sempre la Buttol ad espletare tale servizio, come? Non si sa. Ma andiamo oltre. La gara prevedeva l’affidamento per la durata di mesi 6+2 per un importo complessivo pari a € 4.009.967,62 iva esclusa di cui € 41.102,72 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso.

L’anomalia della nostra cronistoria sta nel fatto che la ditta Buttol, dopo la scadenza di 8 mesi previsti da questo affidamento abbia goduto di altre proroghe per altri 30 mesi per un valore pari a cinque volte a quello dell’affidamento previsto dal bando di gara.

Insomma. Per un appalto di circa 4 milioni di euro si è arrivati a far incassare alla ditta Buttol srl prima e Velia Ambiente srl poi una somma di 20 milioni di euro.

Ma le stranezze e le anomalie non finiscono qui. Fin dall’affidamento della prima gara ad oggi per quanto riguarda i 38 mesi presi in esame dal nostro articolo, non è stato mai firmato alcun contratto che potesse far valere un accordo tra le parti né dalla ditta Buttol srl e ne dalla ditta Velia Ambiente srl subentrata alla prima nello stesso appalto. Quindi le anomalie aumentano se si considera la possibilità di poter far subentrare una ditta in un appalto mai sottoscritto tra le parti.

Sarebbe tutto quasi normale se ci fermassimo qui. Invece no. L’Amministrazione Pannone su quest’affidamento si è superata. Oltre alle proroghe, sicuramente illegittime, che superano di gran lunga il valore dell’appalto iniziale e la mancanza delle firme sui contratti, quindi l’assenza di una legittimità da parte dell’azienda ad espletare il servizio, c’è da aggiungere, inoltre, che a tali ditte, prive di ogni legittimità – è bene ricordarlo sempre – sono stati affidati anche una serie di servizi aggiuntivi per diverse centinaia di migliaia di euro e la totale assenza di penali e ricorsi. Come se queste due ditte avessero sempre esplicato in maniera eccellente il proprio servizio di raccolta rifiuti.

Ma l’Amministrazione Pannone non si accontenta di farci chiudere le riflessioni sul vecchio appalto dei rifiuti in questo modo. Abbiamo ancora dell’altro. Poi non venissero a lamentarsi i cittadini sui costi esorbitanti della TARI. Da una parte devono uscire tutti questi soldi che beneficiano chissà chi. Ma andiamo avanti.

Durante questi 38 mesi queste due ditte hanno anche assunto del personale e da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che le due ditte abbiano anche ricevuto alcune pressioni da addetti ai lavori per far assumere parenti e amici e da quello che trapela, sembrerebbe che dietro ai camion della raccolta rifiuti ci siano finiti parenti o affini di consiglieri e/o di candidati nelle liste del Sindaco Pannone. Il dubbio che ci sovviene ora è: In che modo sono state assunte queste persone, tempo determinato o indeterminato? Hanno anche diritto al passaggio di cantiere e quindi sono finiti per essere dipendenti della nuova ditta? Lo scopriremo in questi giorni e vi daremo aggiornamenti.

Praticamente la vicenda somiglia tanto a quella di Giugliano che ha visto indagati il Sindaco Nicola Pirozzi e il vicesindaco Antonio Poziello. Solo che qui ad Afragola non si hanno traccia di mazzette e orologi di lusso e si spera tanto per l’Amministrazione ma soprattutto per il Sindaco Pannone, persona onesta, perbene e ottimo professionista, che il disegno portato avanti dai settori non sia lo stesso.

Continua a leggere

Afragola

AFRAOGLA. Processo SEAN. I PM della Corte di Appello chiedono la conferma della pena di primo grado. 8 anni di reclusione per Nespoli

Pubblicato

il

AFRAGOLA – In queste ore si è conclusa l’udienza di Appello al Processo “SEAN” che vede coinvolti l’ex Senatore Vincenzo Nespoli e il commercialista Maurizio Matacena accusati in relazione alla vicenda della bancarotta fraudolenta e riciclaggio. In riferimento al complesso residenziale in Afragola al rione San Marco.

I PM hanno chiesto la conferma delle condanne di primo grado, che per Nespoli prevedevano una pena di otto anni di reclusione e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, mentre per Maurizio Matacena la condanna ad anni quattro di reclusione e interdizione di 5 anni dai pubblici uffici.

Questa vicenda giudiziaria non è solo che la punta dell’iceberg che vede il vero dominus dell’Amministrazione afragolese coinvolto in altri procedimenti.

Infatti solo pochi mesi fa la stessa Corte di Appello conferma e condanna l’ex Senatore a 9 anni di reclusione in merito al processo “La Gazzella” accusato, anche in questo caso di bancarotta fraudolenta, riguardante il fallimento della società di vigilanza La Gazzella di Afragola, che presentava un passivo di 25 milioni di euro.

Per gli stessi fatti a Luglio scorso Nespoli è stato condannato dalla Corte di Appello di Napoli, quinta sezione civile, a risarcire il Curatore del fallimento de La Gazzella S.R.L. per i danni arrecati alla società e ai suoi creditori. La somma complessiva, aggiornata alla data della decisione, ammontava a € 16.231.428,71. Inoltre, Nespoli si dovette farsi carico anche delle spese legali dei due gradi di giudizio relative alla controversia, quantificate in € 127.729,00.

A dicembre è stata fissata la data per le arringhe difensive degli avvocati di Nespoli e Matacena. Una volta concluse le arringhe, si attende la sentenza entro la fine dell’anno o, al limite, nel primo bimestre del nuovo anno.

Tempi duri per il deus ex machina dell’Amministrazione afragolese. Per lui l’anno prossimo sarà un anno molto intenso che si spera, lo vedrà un po’ più occupato nelle sue faccende personali e un po’ più lontano dalla vita pubblica afragolese.

Continua a leggere

Afragola

AFRAGOLA. Il Parco residenziale che doveva sostituire il Cinema Splendido non sarà più costruito. Annullato in autotutela il PDC.

Pubblicato

il

AFRAGOLA – Sono passati cinque mesi da quando l’Ufficio Tecnico del Comune di Afragola rilascia il Permesso di Costruire legato ad una Convenzione Urbanistica che vedeva la monetizzazione degli standard urbanistici nel lotto di terreno dove una volta sorgeva il Cinema Splendido.

Rilasciato il Permesso, iniziano i lavori di abbattimento di quello che fino a poco tempo fa rappresentava un luogo di aggregazione e di cultura. La ditta firmataria della Convenzione e richiedente del PDC nonché esecutrice dei lavori di abbattimento e ricostruzione è la Ditta Gralise Costruzioni srl di Afragola.

All’indomani di questo provvedimento amministrativo si è messa in moto una macchina investigativa che ha perfino interessato gli alti piani della Procura della Repubblica di Napoli, infatti tante sono state le visite delle Forze dell’Ordine delegate che in questi cinque mesi hanno raccolto documenti ed escusso quasi tutti i funzionari comunali coinvolti nell’iter burocratico inerente la Convenzione di cui sopra, fino ad arrivare alle ore 14:42 di oggi pomeriggio quando al protocollo compare la determinazione della sospensione dei lavori e di avvio del procedimento di annullamento in autotutela del Permesso di Costruire sopra citato.

Ma cosa è successo di così tanto grave al punto da scomodare la Procura della Repubblica? A un certo punto si è messa in moto una imponente azione info investigativa e in pochi giorni sono stati escussi dalla caserma dei carabinieri di Afragola funzionari e dirigenti comunali, l’ingegnere dell’urbanistica Valerio Esposito, Maria Pedalino e quattro responsabili dell’ufficio Gare e Appalti.

L’oggetto delle investigazioni era quello di verificare se prima del rilascio della Convenzione e della relativa produzione edilizia si è provveduto a fare le verifiche preliminari e quello che è emerso è che le verifiche preliminari sono state fatte in maniera tardiva e soprattutto sono state effettuate sulla base di autocertificazioni ma la cosa più eclatante emersa è che il richiedente del Permesso era detentore di un debito tributario di circa € 130mila nei confronti del Comune di Afragola e per i regolamenti dei tributi e regolamento di contabilità con tale difformità non avrebbe mai potuto firmare quella convenzione.

Allora le domande che ci poniamo sono: Se non si fosse mossa la Procura, per giunta una Sezione non di competenza territoriale dato che Afragola è sotto la giurisdizione di Napoli Nord, quindi non è escluso un interessamento diretto del Procuratore Capo di Napoli e della DDA, il Comune di Afragola nello specifico l’Amministrazione Pannone avrebbe mai sospeso questi lavori? Perchè i controlli non sono stati fatti prima di far firmare la Convenzione e prima dell’abbattimento del Cinema Splendido? Saremmo mai stati messi in grado di sapere tali difformità nell’iter burocratico al netto delle indagini?

A tal proposito, da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, per le stranezze attuate dall’Ufficio Tecnico circa l’andamento burocratico di certi provvedimenti, anche la concessione edilizia di via Ciaramella sarà annullata in autotutela perché, allo stesso modo, dopo aver abbattuto l’immobile pre esistente, dagli uffici competenti si sono accorti che in quella porzione di area nel sottosuolo dovrà sorgere la stazione della Metropolitana. Insomma una sprovvedutezza tale da mettere l’Ufficio Tecnico ancor di più sotto la lente di ingrandimento.

Continua a leggere

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy