NAPOLI – Le Province della Campania e la Città Metropolitana di Napoli incrociano le braccia e aderiscono allo sciopero nazionale indetto dalla funzione pubblica di Cgil Cisl e Uil. Senza soldi non si può andare avanti, in discussione tutti i servizi fondamentali per i cittadini. Dalla manutenzione delle strade a quella delle scuole senza dimenticare la continua riduzione dei servizi che riguardano la Polizia Provinciale e la battaglia che la Cisl Fp ha intrapreso a difesa dei lavoratori dei Centri per l’impiego per far fronte alle continue incertezze che restano sul loro futuro.
Funzioni fondamentali per il mercato del lavoro che necessitano di interventi urgenti soprattutto per chiudere i bilanci: “Dopo l’esito del referendum si ritiene indispensabile un tagliando alla legge 56 Delrio – spiega Lorenzo Medici coordinatore della Funzione Pubblica Cisl Campania – per far uscire dal guado gli Enti Provinciali riallocando risorse adeguate al ripristino di servizi scongiurando allo Stato l’inevitabile default degli Enti”. Riduzione degli organici e decurtazione dei salari, ma anche pessime condizioni lavorative. “Come già accaduto negli anni scorsi – aggiungono le funzioni pubbliche di Cgil Cisl e Uil – bisogna capire come in uno scenario di crisi continua, possono essere garantiti i servizi ai cittadini”. (ANSA)