AFRAGOLA – Lo avevamo anticipato che la cittadina ridente a nord di napoli sotto le elezioni si sarebbe trasformata in un Far West, ma non avevamo calcolato minimamente allo stato di abbandono che la classe dirigente afragolese aveva premeditato di relegarla. Vedere Afragola in questo stato fa male al cuore anche a chi non è residente, figuriamoci ai suoi abitanti. Ormai Afragola non è governata più da nessuno, le programmazioni sono rimandate a dopo la primavera prossima e i politici che ci sono adesso sono già proiettati nello status di potenziali candidati. In questo marasma, logicamente chi ne trae beneficio è solo colui che è abiutato a puntare il dito e questo tipo di persone abbondano tra i banchi della maggioranza, d’altronde si sa quando la nave affonda i topi scappano.
Ed è proprio quello che sta succedendo alla nave chiamata Afragola, quella nave alla quale il suo capitano non si è ancora accorto che l’acqua gli sta cominciando a solleticare il gargarozzo e che è tempo di saltare sulla scialuppa di salvataggio e fare presto ritorno nella propria dimora napoletana. Visto che quelli del suo partito già da tempo lo hanno scaricato e stando anche alle dichiarazioni rilasciate ultimamente, alla stampa locale, da Giovanni Boccellino capogruppo del PD, appare piuttosto difficile una ricandidatura dell’attuale primo cittadino. Di tutto questo ne stanno prendendo atto anche i moderati di maggioranza, visto che sono rimasti al centro e alla finestra per fin troppo tempo. E’ giunto l’ora di tirare le somme. I quattro anni di amministrazione sono passati e chi se ne deve assumere le responsabilità è giusto che lo faccia. Per giustificare l’eventuale parvenza di tradimento, sfiduciando Tuccillo a pochi mesi dalle elezioni, i moderati hanno adottato una comunicazione diversa dal solito. Infatti stando ad alcune indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che il gruppo di Giustino insieme a Nicola Perrino dell’UDC stiano decidendo se far cadere da qui a dieci giorni il primo cittadino o accompagnarlo fino a fine mandato e poi separare le strade e spiegare alla città il loro grande “senso di responsabilità” verso i cittadini di non affidare la gestione del paese in mano ad un Commissario prefettizio.
Tra le tattiche politiche fatte dagli addetti ai lavori niente è sicuro e questo l’avevamo già anticipato, infatti da qui ad Aprile gli scenari sono costretti ancora a cambiare. L’unico dato certo è quello che la città versa in uno stato indecoroso, con l’emergenza rifiuti che per colpa dell’avvicendamento della ditta della raccolta rifiuti è ulteriormente aumentata. Problemi che non vedono la via della soluzione come quella dell’isola ecologica abusiva sorta al centro di Afragola nei pressi del Rione Salicelle dove insistono sedi istituzionali, tra le quali: Polizia di Stato, Carabinieri, Consiglio Comunale etc. “Com’è possibile che tutti fanno finta di niente?” si domanda il consigliere comunale Biagio Montefusco ed ha ragione visto che è uno dei pochi consiglieri che ancora si occupa della cosa pubblica piuttosto che del tatticismo elettorale.
A tal proposito abbiamo raggiunto telefonicamente il capogruppo del PD Giovanni Boccellino che ha dichiarato: “Quello che avevo da dire sulle assenze della maggioranza già l’ho espresso a mezzo stampa. Per quanto riguarda le indiscrezioni sui moderati, prenderemo atto solo se e quando i colleghi avranno intenzione di far cadere la giunta. Per il resto io sono un uomo molto risoluto bado ai fatti e anche se davvero girano queste voci, penso che qualcuno voglia giocare su queste fughe di notizie o ipotesi, io certamente non mi faccio trascinare da queste chiacchiere. I consiglieri di maggioranza sono obbligati a presentarsi di nuovo in Consiglio al cospetto degli stessi ordini del giorno. Io credo che adesso sia anche arrivato il momento di tirare il bilancio di questi quattro anni di amministrazione e che ognuno si debba prendere le proprie responsabilità di quello che è stato fatto e di quello che bisognerà fare in futuro”.
Molto abbottonato si è presentato ai nostri microfoni il capogruppo del PD che non ha voluto rilasciare ulteriori dichiarazioni sulla gestione disastrosa degli ultimi anni di Tuccillo. Di tutt’altro avviso invece è stato il consigliere di minoranza, capogruppo PDL Antonio Pannone che davanti ai nostri taccuini dichiara: “Sono ormai quattro anni che gli afragolesi hanno perso ogni speranza rispetto all’acclarata impotenza del Pd afragolese e ai disastri combinati da Tuccillo sul piano amministrativo. Concas ha difeso la sua coerenza e ha dimostrato che certi soggetti autoreferenziali, alla prova dei fatti, non sono in grado neppure di farsi rispettare nella forza politica di appartenenza. Le faide interne al Pd locale ci hanno consegnato non la rappresentazione di un partito animato da un vero confronto interno ma l’immagine di un suk, un mercato caotico e vociante dove mestieranti e lestofanti cercano di piazzare le loro merci e di fare affari sulle spalle della comunità. In occasione dell’ultima seduta del Consiglio comunale diversi consiglieri del partito di Tuccillo non si sono presentati in aula a sostenere indirizzi e proposte della Giunta: brancolano nel buio, l’unica loro certezza è stare attaccati alla poltrona. Le vicende interne degli ultimi mesi confermano che i dirigenti o presunti tali del Pd afragolese non hanno alcun titolo per parlare o scrivere di idee,valori e programmi perché hanno difeso posizioni di potere e di deteriore gestione clientelare, affiancando Tuccillo in un’esperienza amministrativa semplicemente fallimentare.
Alla fine di questa fallimentare consiliatura non sorprende che anche esponenti della maggioranza e dello stesso Pd abbiano chiaramente riconosciuto che quella di Tuccillo è la peggiore Amministrazione della storia afragolese.
Con un sindaco che, pur di continuare a restare in carica, preferisce essere ostaggio di chi ogni mattina gli dà un po’ d’ossigeno, con effetti che sfiorano il patetico (gira con il lampeggiante abusivo per la città) e con un Pd che deve continuare a percorrere la strada dell’ambiguità e dell’ipocrisia, emerge forte l’esigenza di un segnale chiaro, che sgombri il campo accertando le responsabilità di una pesantissimo tracollo amministrativo”.