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CAIVANO, il PD e il suo istinto suicida, intanto a Caivano arriva De Vivo come commissario prefettizio

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CAIVANO – Immaginate un film con un copione di un film già visto e rivisto dalla platea democratica caivanese. Il partito democratica nelle vesti della vittima sacrificale mentre la compagine “diessina” rappresentata da Luigi Sirico, Mimmo Semplice e Arcangelo Della Rocca nelle vesti dei carnefici. Come già successo nella scorsa campagna elettorale, oggi nonostante il PD abbia fatto da stampella ai quattro dissidenti per far cadere l’amministrazione Monopoli, il partito di Renzi a Caivano appare dilaniato dalle varie correnti che sponsorizzano i vari candidati sindaci come anticipato nello scorso articolo. La soluzione più prossima appare quella dell’adozione delle Primarie, una proposta non nuova visto che già due anni fa la corrente dell’allora ex Presidente del Consiglio sotto la giunta Falco Pasquale Mennillo, propose al partito caivanese di ricorrere alle Primarie per scegliere il candidato a sindaco che doveva sfidare Simone Monopoli, ma questa proposta fu bocciata dalla componente “diessina” che vide Mimmo Semplice da Caserta e Arcangelo Della Rocca da Caivano imporre il veto sulle primarie indicando Luigi Sirico come candidato a sindaco, decretando così la vittoria alle urne di Simone Monopoli. Oggi la storia si ripete, forse la corrente “diessina” soffre un po’ di masochismo, fatto sta che il veto che posero due anni fa, adesso in compagnia di Luigi Sirico, già candidato sindaco e assessore afragolese fallimentare, arricchiscono la vicenda con qualche episodio ancora più drammatico che indica quanto la corrente “diessina” all’interno del Partito democratico stia imponendo sempre più un’espressione oligarchica che impedisce la crescita e l’emersione di nuove leve.

Dopo due anni il PD sfiducia Monopoli pur non avendo ancora un quadro chiaro all’interno delle proprie fazioni. Cosa propone invece la parte che presenta maggior peso politico? I “diessini” pensano a due soluzioni: la prima è l’imposizione di Mimmo Semplice, ma il sindaco delle ecoballe arriva solo se gli si stendono i tappeti rossi e accetta solo se guardandosi intorno vedrà che potrà essere a capo di una coalizione vincente. Cosa pressoché impossibile visto che a Caivano Mimmo Semplice è ricordato, oltre come sindaco delle ecoballe anche come il sindaco dei 26 milioni di euro di debiti dell’I.GI.CA. In alterativa la soluzione migliore sarebbe quella di ricorrere alle primarie e in via del tutto democratica dare la possibilità a tutte le correnti di esprimere la propria candidatura e in maniera altrettanto trasparente accettare il responso delle urne, decretando così anche un candidato sindaco con appeal maggiore in città. Invece no, il PD vuole farsi del male e ancora una volta la corrente “diessina” si schiera contro le Primarie, lanciando un chiaro segnale: “o decidiamo noi, o nessuno”. Praticamente in alternativa, hanno già deciso, ci sarà una vittima sacrificale e come candidato sindaco si penserà all’attuale segretario del partito Antonio Angelino.

Dal canto suo però l’attuale segretario ha un buon sponsor all’interno del partito renziano ed è Gianmarco Ambrosio, medico di Caivano che ai periodi di Semplice, organizzava la famosa manifestazione “Passaggio a nord-est”. Ambrosio, in realtà, ha sempre sofferto la sua “relegazione” ad organizzatore di una manifestazione, seppur prestigiosa, ma pur sempre vista come un contentino, non avendo l’organizzazione della stessa in se un ruolo politico di peso. Essendosi legato al dito questo famoso contentino, Ambrosio ambisce ad un riscatto cercando di vendicarsi con Mimmo Semplice, avallando a spada tratta la candidatura di Antonio Angelino come candidato sindaco del PD a Caivano.

In parole povere o Mimmo Semplice il quale non è ben visto da una buona parte della popolazione caivanese, oppure Antonio Angelino, giovane ambizioso ma con un peso politico leggero rispetto ad un leader politico che si rispetti, il PD ha deciso di farsi del male non ricorrendo alle Primarie e scegliendo un candidato sindaco che spianerà di nuovo la strada a Simone Monopoli, così come accaduto già nel 2015.

Intanto il Prefetto di Napoli, Carmela Pagano, a seguito delle dimissioni dalla carica di 13 consiglieri su 24 assegnati al Comune di Caivano, ha sospeso il consiglio comunale e nominato Commissario prefettizio il Prefetto Vincenzo De Vivo, in servizio presso il Ministero dell’Interno, incaricandolo  della provvisoria amministrazione dell’Ente e avviando, nel contempo, le procedure di scioglimento dell’organo consiliare.

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