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CARDITO, Chiacchio solleva il problema delle strutture abbandonate nel Rione SLAI

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CARDITO – Il consigliere Pasquale Chiacchio ha annunciato attraverso la sua fanpage ufficiale su Facebook che scriverà al sindaco e all’amministrazione per sapere a che punto sono e se ci sono in programma eventuali lavori di riqualificazione per la villa comunale e il campetto di basket del Rione Slai. Infatti, pare che il consigliere Chiacchio sia stato proprio sollecitato da residenti del rione perché vuoi per le recenti vicende di cronaca, vuoi perché quella zona oramai è abbandonata al degrado, gli abitanti della cosiddetta “masseria” non ce la fanno più ad essere trattati come la periferia della periferia.

Chiacchio scrive all’amministrazione per sollecitare chi governa questa città ad aprire un confronto sul tema perché la gente vuole sapere giustamente. Oggettivamente quello è un quartiere dimenticato da tutti ed è bene che un consigliere si faccia carico delle istanze dei cittadini. D’altro canto c’è anche da dire che del degrado di una struttura pubblica talvolta non è neanche colpa dell’amministrazione. Infatti se solo si vuole pensare che la villa comunale e il campo di basket, negli ultimi 15 anni hanno giovato di due interventi di riqualificazione, entrambi sotto il decennio Barra, si può benissimo asserire che per certi aspetti, molte volte sono anche i cittadini che non riescono a mantenere intatto un bene pubblico. Non è possibile che il Comune spende soldi per la riqualificazione di una struttura pubblica e puntualmente quest’ultime vengono vandalizzate. Tant’è vero che nel secondo mandato di Giuseppe Barra, la villa comunale adiacente il campo sportivo fu data in gestione ad un centro anziano e quest’indirizzo, purtroppo, non andò a buon fine perché subito dopo la riqualificazione la villa venne vandalizzata e lasciata in balia del degrado.

Detto questo è anche pur vero che da quando Giuseppe Barra ha lasciato il Comune non sono stati più spesi soldi per la riqualificazione della villa e del campo di basket. Quindi arrivati a questo punto Chiacchio chiede lumi per capire quale sia lo stato attuale ma soprattutto quale sia l’interesse di quest’amministrazione sulle strutture pubbliche del Rione Slai. Anche perché l’amministrazione adesso si è fermata ad una semplice indagine di mercato per vedere se ci sono enti o associazioni che sono interessati a prendere queste strutture in gestione e l’esito di quest’indagine la sapremo solo a fine Settembre. A tal proposito non ci sono notizie certe, né si conosce l’entità o la realtà dell’interesse da parte di qualcuno e né sappiamo se queste strutture verranno riqualificate. Fatto sta che le risposte da dare ai cittadini sono urgenti e nell’urgenza si è mosso il consigliere Chiacchio che all’amministrazione chiede soluzioni, anche laddove da quell’indagine uscisse fuori un nulla di fatto.

Pasquale Chiacchio, da un lato, ha il merito di aver sollevato la situazione, anche perché l’indagine di mercato, nell’immediato non risolve il problema, e se non si riesce a trovare nessuno interessato alla riqualificazione e gestione di tali strutture, il consigliere vuole sapere quali soluzioni si adotteranno per arginare il problema. Dall’altro lato, invece, va dato merito al Presidente del Consiglio Nunziante Raucci che lavorando nell’ombra, a differenza di assessori e consiglieri che fanno la corsa ad appuntarsi una medaglia anche laddove avessero solo alzato il telefono per una chiamata ordinaria, ha fatto si che grazie alle sue sollecitazioni partissero queste indagini di mercato per poter bandire un interesse pubblico sulle strutture comunali sportive e ricreative del territorio. In poche parole, ancora una volta si dimostra che a Cardito a lavorare si è in pochi e in questo caso: a Pasquale Chiacchio va il merito di aver sollevato la questione sulle strutture della zona Slai affinché quest’amministrazione arrivasse ad una determinazione e al Presidente del Consiglio Nunziante Raucci va dato il merito di aver cercato di trovare la soluzione ideale, tentando di far partire un bando ad evidenza pubblica.

 

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