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FRATTAMINORE, dopo un anno di Bencivenga solo cloroformio. Fausto: “Politica di basso livello”

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FRATTAMINORE – Parte un nuovo anno di amministrazione Bencivenga, infatti l’ultima consiliatura di Frattaminore si potrebbe definire una consiliatura al cloroformio. Proprio perché caratterizzata dal fatto che già dai primi mesi dall’insediamento del primo cittadino, si è potuto registrare un malessere in maggioranza, dove ci sono stati degli scontri al vetriolo caratterizzati da offese volate, a volte anche pesanti, tra gli stessi esponenti della maggioranza, anche su obiettivi diversi.

All’inizio dell’anno non è passata inosservata la polemica sorta intorno all’assessore all’urbanistica del Partito socialista Crescenzo Saviano che, subito dopo la delega firmata dal sindaco, affermò che il PUC sarebbe stata una priorità per quest’amministrazione per poi veder passato un anno senza che i cittadini e gli addetti ai lavori sapessero che fine avesse fatto il PUC ma soprattutto le tanto annunciate riunione che dovevano condurre alla costituzione di questo strumento così importante. Per di più l’amministrazione Bencivenga ha tentato di garantire solo l’ordinario, ma con scarso successo facendo registrare bassissimi livelli di politica.

Inoltre il malumore in maggioranza, allo stato attuale, cova sotto la cenere, perché a Frattaminore c’è una giunta che non è rappresentativa di tutti i gruppi politici formanti la maggioranza. Infatti ci sono componenti, anche importanti, all’interno di questa maggioranza che rappresentano la corrente popolare del partito democratico come Biagio Franzese e Raffaela Capasso che per mettere nelle migliori condizioni di partenza il sindaco, fecero un passo indietro sulla nomina del Presidente del Consiglio e permettere ad Elisabetta Luongo di ricoprire quella carica, anche perché il sindaco allora era sotto “ricatto politico” delle correnti del PD le quali fecero intendere che se Luongo non avesse fatto il Presidente del Consiglio, il PD avrebbe scalciato e quindi i popolari di “Insieme per Frattaminore” per il bene della comunità frattaminorese pensarono bene di rinunciare sia alla carica di Presidente e sia alla nomina di un assessore standosene buoni per un anno senza rivendicare nulla.

Il sindaco Bencivenga dal canto suo, dopo un anno di consiliatura nulla ha fatto per valorizzare tale comportamento ma ha perfino mortificato i due consiglieri, non permettendo loro di esprimere un assessore in giunta attraverso una verifica politica che in realtà non ci è mai stata, ma da quanto non fatto finora, si vede che era indispensabile anche per dare un assessore in più all’amministrazione visto che il primo anno è stato alquanto fallimentare. Il tutto fa pensare che ad oggi non ci sono progetti seri per la collettività, non sono arrivati fondi europei che permettono un serio slancio del territorio ma si è registrato solo un’amministrazione formata da una maggioranza al cloroformio.

A tal proposito la redazione di Minformo ha contattato Vincenzo Fausto di “Soci@lidea” per avere una sua opinione su quest’anno di consiliatura e davanti ai nostri taccuini ha dichiarato: “In venti anni di politica giuro di non aver mai visto un livello così basso della classe dirigente, un gruppo di politici sprovveduti e inconsistenti, scansando la pace di qualcuno come si dice in gergo, tanto è vero che c’è qualche giovane politico interessante in questa consiliatura che magari ha tanta voglia di fare ma gli manca quella formazione politica idonea a fargli fare il salto di qualità. Si vede a un miglio che questi giovani sono stati sfruttati solo per fargli fare il ruolo di portaconsensi. Dopo 17 anni di consiliatura, interrotti solo da due anni di pausa, se a Frattaminore si fosse registrata una politica seria accompagnata da una classe dirigente competente, avrei sentito anche il bisogno, tra l’altro fisiologico, di ritirarmi a vita privata e passare il testimone a qualche valida figura più giovane di me. Ma visti i risultati di questa sciagurata amministrazione, sento il dovere morale di non abbandonare, lo devo al mio elettorato ma soprattutto al mio paese. In quest’anno di amministrazione targata Bencivenga, ho visto cose assurde: Delibere che fanno piangere, al punto tale da spingermi a scrivere direttamente al Prefetto per le varie illegittimità registrate in alcune di esse. Poi sul piano politico nessuno ha mai fatto peggio di Bencivenga che continua a mortificare i suoi stessi consiglieri al punto tale che alcuni di questi non sono per niente rappresentati in giunta e se non erro l’Assessore al bilancio, per me una figura incompetente, non è espressione di nessun gruppo politico ma una nomina avallata dal sindaco in persona. Incompetente perché ad oggi non sappiamo se non sa o vuole evitare di rendere edotta la cittadinanza su quanto ammonta la cifra del denaro disponibile nella cassa comunale. Cosa abbastanza grave se magari venissimo a conoscenza che soldi vincolati ad un capitolo di bilancio, in realtà sarebbero stati spesi per altre cose, si incorrerebbe in un reato penale al di là del danno erariale che sarebbe stato prodotto. Per questo è sempre preferibile la trasparenza alle omissione o addirittura alle cose non dette e non scritte. C’è da dire inoltre che in un anno di amministrazione Bencivenga non ho visto una delibera che fosse frutto della loro visione di città, solo delibere scopiazzate a destra e a manca. Per fare un esempio, in fase di bilancio è stata copiata la delibera sulle aliquote pari pari a quella che preparai io quando ero assessore al bilancio nel 2013. Il mio unico rammarico è che abbiamo lasciato un paese che aveva conquistato il titolo di Città virtuosa d’Italia quando eravamo in piena emergenza rifiuti, una città al centro della Terra dei Fuochi e adesso la vedo abbandonata a se stessa con strade e parchi sempre sporchi e lasciati all’incuria. Ovviamente non sto qui a chiedere già, a distanza di un anno le dimissioni del sindaco, ci mancherebbe, ma dico solo che quest’amministrazione si deve dare una mossa e deve cominciare una volta e per tutte a fare politica in maniera seria e non assicurare solo l’ordinario laddove ci riesca”.

 

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Frattaminore

FRATTAMINORE. Intervista al Sindaco Giuseppe Bencivenga: “anni di amministrazione lunghi e larghi”.

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FRATTAMINORE – Un altro Sindaco che ha amministrato molto bene nell’area a nord di Napoli – un’area dove le Amministrazioni non riescono quasi mai a terminare il loro mandato – è Giuseppe Bencivenga primo cittadino di Frattaminore. Ad egli abbiamo deciso di fare un’intervista per capire quale sia stato il segreto della sua stabile governabilità:

Buongiorno sindaco. Un lungo percorso amministrativo, due elezioni vinte. L’ultima con un vantaggio molto largo. Come sono stati questi anni di amministrazione?

Caro direttore, sono stati innanzitutto in due dimensioni. Come diceva il buon De Crescenzo, sono stati lungi e larghi. Lunghi, perché amministrare comporta davvero una fatica enorme. Larghi, perché il tempo lo abbiamo impiegato per andare oltre l’ordinario. Per programmare e progettare, in sintesi per creare opportunità di sviluppo che andassero oltre la gestione dell’orticello.

Una lunga esperienza, iniziata all’opposizione e finita da sindaco di un prossimo decennio. Non pensa anche lei di essere divenuto ormai un protagonista ingombrante della politica di Frattaminore?

La domanda è pungente ma la accetto volentieri e anzi, le do ragione. Lo sono diventato senza dubbio. Perché chiunque occupa spazio per molto tempo tende a logorarsi, ad offrire l’immagine di chi occupa spazi più che creare opportunità. Ma le risolvo subito il dubbio. A breve l’esperienza politica del sindaco Bencivenga sarà finita. Potrò dedicarmi ad altro, consapevole però di aver dato davvero tutto me stesso. Mia moglie mi rimprovera spesso per questa esperienza, ma la rifarei cento volte, nonostante le enormi difficoltà affrontate.

Molti la accusano di aver reso “soporifera” la politica frattaminorese. Quella che un tempo era una piazza scoppiettante, oggi è invece allineata e la discussione anestetizzata. Non pensa di avere qualche colpa in tutto ciò?

No, direttore. In questo caso le rispondo in maniera netta. Posso assolutamente confermare che siamo riusciti a stabilizzare il quadro politico della nostra cittadina che storicamente è sempre stato molto litigioso e tratti quasi insopportabile. Ma questo risultato lo abbiamo raggiunto lavorando sodo per la città, senza risparmiarci e lavorando costantemente per tenere la coalizione e i consiglieri comunali uniti sugli obiettivi. Non creda che non esistano discussioni, talvolta anche animate, sulle questioni. Ciò che è cambiato è l’atteggiamento verso l’amministrazione della città. Perché i risultati, mi lasci essere un po’ vanesio, sono sotto gli occhi di tutti e quando questo accade anche il personale politico si sente gratificato e appagato del lavoro svolto.

Frattaminore ha una storia politica lunga e ricca di personaggi importanti. Ciò nonostante ad un certo punto, si è assistiti ad un lento declino del dibattito. Perdoni se insisto, ma si sente più bravo o più fortunato ad aver goduto di un tale clima?

Dimentica che siamo passati attraverso 3 candidature e 3 consigli comunali infuocati. Anche quest’ultimo, dove assistiamo a confronti laceranti e spesso a volume alto. Tuttavia mi pare si possa affermare che è terminata la stagione dei veleni, delle cattiverie, del rancore. Questo sicuramente. Ma non perché sia calato il dibattito, anzi io credo si sia addirittura alzato il livello dello stesso. Perché oggi non si discute con manifesti e lettere anonime, ma si entra nel merito delle questioni. Di questo devo dare atto anche all’opposizione che pur se di numero inferiore al passato, è battagliera ma corretta. Talvolta dura, senza aver mai dato spazio a nessun consociativismo. Una dinamica di maggioranza-opposizione dove ognuno fa il proprio ruolo. Un caso molto raro di questi tempi, non crede?

Alcuni la accusano di essere troppo vicino alla politica frattese, ed in particolare al sindaco Marco Antonio Del Prete e alla sua famiglia. Non a caso siete riusciti a risolvere un problema decennale, come quello della mancanza del gas di città, anche grazie al contributo fattivo offerto dai cugini frattesi. Vi è stato consentito un allaccio alla rete di Frattamaggiore. Cosa risponde a questo rilievo? Ma soprattutto, arriverà il momento in cui le vostre scelte divergeranno. Come si comporterà in quel caso?

Ma no! L’amicizia che mi lega alla famiglia Del Prete è cosa nota e viene da molto lontano. Pensi che il mio papà era già un caro amico di famiglia prima ancora che l’attuale sindaco dottor Del Prete nascesse. Ma questo rapporto non ma hai creato alcun disagio ma sicuramente tante opportunità. Quella del metano è stata una mano importante e di questo ringrazierò sempre non solo il sindaco ma tutta la città di Frattamaggiore, nostra cugina e sorella di destini. Ma sono certo che qualsiasi altro sindaco al suo posto ci avrebbe dato una mano, atteso che la soluzione tecnica era stata definitivamente trovata. Perché non ha comportato alcun aggravio per Frattamaggiore. Ma ribadisco con grande orgoglio l’amicizia e la stima che mi lega al sindaco Del Prete e alla sua famiglia. Per rispondere al suo quesito, di natura più squisitamente politica: in occasione delle elezioni del Consiglio metropolitano eravamo candidati entrambi. Abbiamo affrontato questa elezione con stima reciproca e sana rivalità, nonostante ci fosse competizione anche se interna alla stessa maggioranza. L’amicizia e le scelte politiche sono due cose distinte. Io e il sindaco abbiamo dimostrato in questi anni di saper gestire benissimo il rapporto in entrambe le sfere.

Alla sua ombra non sembra esserci però ancora un nuovo Bencivenga. Il rapporto con i socialisti tiene, ma cosa accadrà quando le toccherà fare un passo indietro? Crede che ci sarà un rimescolamento delle carte a discapito del Pd e degli uomini a lei più vicini? O si riuscirà a trovare una quadra?

La mia ombra non esiste, direttore. Perché le persone che mi hanno accompagnato in questa esperienza sono tutte adulte, vaccinate ed esposte politicamente. Credo tantissimo nella mia squadra e innanzitutto spero che si possa continuare a chiudere in bellezza questa esperienza. Abbiamo ancora tanti cantieri aperti che cambieranno per sempre il volto di Frattaminore. Su tutti, quello della ex Scuola Colombo sul cui cantiere sorgerà uno spazio aperto e alberato che ci consegnerà per la prima volta una piazza aperta. Noi la chiamiamo “Piazza Centrale”. Una cosa mai esistita prima. Chiudendo tutti questi progetti, consegneremo alla città un cambiamento talmente radicale che poi si dovrà solo gestire e proseguire su questa strada. Rivendicare la continuità di quest’azione amministrativa sarà un vanto futuro per chiunque e non credo che il nome di chi verrà dopo di me sarà un ostacolo per il proseguo di questa storia scritta insieme. Certo, c’è sempre da confrontarsi con le ambizioni di ognuno ed è assolutamente legittimo. Ma questa coalizione vincente ha dimostrato di poter farsi carico del futuro di Frattaminore in maniera egregia. Non vedo alcun motivo per cambiare rotta, anzi l’esatto contrario. Quanto ai socialisti, non potevamo avere alleato migliore. Leali, preparati, sempre corretti. Sono orgoglioso di questo al punto che ormai gli steccati politici sono superati e si sono trasformati in amicizie personali che resteranno ancora per molto tempo.

Il Puc ha creato non pochi dubbi e ha generato la protesta di alcuni cittadini sfociata anche in un manifesto pubblico. Stessa cosa per la pista ciclabile, che ha generato delle polemiche. Insomma, non va proprio tutto bene come sostiene lei…

Il puc è stato approvato in Consiglio comunale ed è stato fatto un lavoro davvero importante che rivendico con orgoglio. Inoltre a tal proposito, ricordo che è stato oggetto di un ricorso al tar che è stato bocciato in maniera integrale confermando la bontà di quel lavoro. Non ho dubbi che produrrà effetti molto positivi nei prossimi anni. Perché chiarisce tante zone di ombra urbanistiche dettate da uno strumento che non era più al passo con i tempi. Quindi sono sereno e anzi molto contento di aver portato a casa questo obiettivo di consiliatura. Per quanto riguarda la pista ciclabile, certe scelte hanno bisogno di tempo per essere assorbite. Ma a me basta vedere quante famiglie ne fanno uso, quanti ragazzi, quante persone disabili in carrozzina per decretarne il successo. Perché più spazio togliamo alle auto e le regaliamo al pubblico servizio, più dobbiamo essere felici. Ma non siamo nemmeno degli integralisti. Avremo tempo e modo di recepire i risultati di questo esperimento e qualora ci convincessimo che i benefici sono meno dei disagi, non avremo alcun dubbio a ripensarci. Ma al momento restiamo convinti della scelta.

Lei rivendica tanti risultati. Parla di tabù infranti. C’è qualcosa che rimpiange di non aver portato a casa? E cosa invece la rende più orgoglioso?

I risultati li rivendico perché sono davvero tanti. Non è propaganda, direttore. Davvero la invito se vuole ad approfondire insieme a me i tabù che come dico sempre abbiamo infranto. Li chiamo così perché sembravano cose impossibili da risolvere. La riapertura di via Liguori passando per il problema della pressione dell’acqua nelle case e finendo al metano, insieme a tante altre cose. Problemi considerati talmente impossibili da superare da diventare ormai il panorama di Frattaminore. Chiunque voleva venire a vivere in questo territorio sapeva di dover affrontare queste difficoltà. Ebbene noi le abbiamo risolte. Prese di petto una ad una, ma ci sarà modo di raccontarle se vorrà. Cosa rimpiango? Di non aver portato il mare a Frattaminore, ma magari nei prossimi anni riusciremo ad attrezzarci… battute a parte, abbiamo ancora qualche anno davanti. La domanda sui rimpianti me la rifaccia quando tutto sarà finito. Magari qualcosa insieme lo troviamo…

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Alto impatto a Frattaminore: identificate 96 persone e controllati 62 veicoli

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Ieri gli agenti del Commissariato di Frattamaggiore, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine Campania, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio a Frattaminore in particolare nelle vie Turati, Cavalieri di Vittorio Veneto, Giovanni XXIII e nelle piazze San Maurizio e Atella.
Nel corso dell’attività sono state identificate 96 persone, di cui 19 con precedenti di polizia, e controllati 62 veicoli.

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Alto impatto a Frattaminore, identificate 56 persone e controllati 32 veicoli

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Ieri gli agenti del Commissariato di Frattamaggiore, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine Campania, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio a Frattaminore in particolare nelle piazze San Maurizio e Atella e nelle vie Turati, Cavalieri di Vittorio Veneto e Giovanni XXIII.
Nel corso dell’attività sono state identificate 56 persone, di cui 17 con precedenti di polizia, e controllati 32 veicoli.

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