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PORTICO di CASERTA, Oliviero propende per il predissesto, intanto i consiglieri non trovano i documenti

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PORTICO di CASERTA – Brutta sorpresa per i consiglieri comunali, almeno quelli di opposizione che, recatisi in Comune per ritirare la documentazione inerente il riequilibro di bilancio da approvare nel prossimo Consiglio comunale che si terrà Lunedì 31 Luglio presso la sala consiliare “Generoso Iodice” del Comune di Portico, si sono visti rispondere dal Responsabile degli Affari Legali che la documentazione per consultare il bilancio non era ancora pronta e che l’Ufficio Ragioneria non l’aveva ancora resa disponibile. Ora premesso che mancano quattro giorni e per l’esattezza due giorni lavorativi escludendo il week end e premesso che il ruolo di un consigliere è anche quello di controllo, chiediamo all’amministrazione Oliviero: cosa può mai controllare un consigliere se non viene messo a conoscenza degli argomenti che si trattano in un Consiglio Comunale?

Ovviamente, Portico di Caserta con Oliviero non è l’unico comune che tira questi tipi di “trabocchetti”, sperando che non si è in mala fede, ma nessun amministrazione ha mai tirato colpi bassi all’opposizione su un tema così delicato come il bilancio, proprio perché l’approvazione del bilancio è caratterizzata dalla responsabilità di un’intera consiliatura e non solo della maggioranza. Ma laddove l’amministrazione fosse in buona fede c’è comunque da registrare tutta l’incapacità e la sprovvedutezza nel non far reperire la documentazione a chi ha il compito di vigilare. Delle due una.

Da indiscrezioni in esclusiva Minformo pare che all’interno di questa bozza di riequilibrio Oliviero abbia inserito molti debiti fuori bilancio, per lo più derivanti da alcuni contenziosi dove le sentenze di primo grado vedono il Comune di Portico di Caserta perdente. Siamo all’assurdo e all’incapacità allo stato brado: riconoscere perdite economiche e quindi collocarle in debiti fuori bilancio, vuol dire non consentire all’ente di proseguire l’iter processuale su questi contenziosi, ovvero ricorrere in appello per dimostrare la sua innocenza e far risparmiare alla collettività soldi pubblici che questa giunta vuole riconoscere come debiti fuori bilancio. La realtà, stando alle voci di palazzo, è che il sindaco Oliviero sarebbe propenso a dichiarare lo stato di predissesto e anche qui, se si dovessero verificare le voci, siamo alle amenità perché vuol dire darsi la zappa sui piedi da solo al di là dell’ingente danno che causa all’intera comunità portichese.

Dichiarare predissesto o nel caso più grave dissesto finanziare equivale a smettere di fare politica, non potersi più preoccupare delle materie di indirizzo ma dedicarsi solo ed esclusivamente a pareggiare il bilancio attraverso tutte le manovre che prevede il TUEL e la Corte dei Conti in caso di dissesto. Tra le tante, abolire i servizi non ritenuti essenziali ed elevare le imposte comunali ai massimi livelli consentiti per legge. In un territorio come Portico di Caserta vorrebbe dire danneggiare per primi il settore terziario e quello del commercio, visto che le attività commerciali, su iniziative delle passate amministrazioni, sono state agevolate dal punto di vista della percentuale sulle imposte comunali al fine di incentivare il commercio al quale Portico di Caserta è un po’ carente. A quanto pare, queste decisioni un po’ fuori dalla norma non erano condivise dalla segretaria Virgina Terranova, tant’ è vero che su alcuni temi pare che vi siano state anche discussioni pesanti con il primo cittadino, al punto tale da indurre la segretaria, a pochi giorni dal suo trasferimento, ad assentarsi dall’ultimo Consiglio Comunale per stress accumulato.

Insomma, per non stare qui a ripetere di nuovo la metafora del Buongiorno, un buon sindaco, come succede quasi sempre all’approvazione del primo bilancio, non deve far altro che apporre delle leggere migliorie al previsionale che gli hanno lasciato in eredità e invece si deve essere proprio dei “geni assoluti” se appena insediati ci si imbriglia in una materia così difficile come il bilancio, auspicando addirittura il predissesto e ponendo la cittadinanza portichese al salasso, ma come diceva il compianto principe De Curtis: “Contenti voi, contenti tutti”.

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Elezioni regionali 2025, Piantedosi chiarisce la sua posizione: “Sono onorato, ma faccio un altro mestiere”

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Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è intervenuto ieri sera durante la presentazione del libro di Italo Bocchino a Napoli, rispondendo alle domande dei cronisti sulla diffusione delle armi tra i giovani nel capoluogo campano. Ecco le sue parole:

“C’è un piano straordinario che stiamo affinando e che si alimenterà, realizzabile anche attraverso un notevole sforzo di attribuzione di altre risorse che faremo adesso da dicembre a gennaio, e comunque nei primi mesi dell’anno tra Polizia e carabinieri. Metteremo a disposizione delle risorse che saranno quasi tutte dedicate al rafforzamento di questi servizi, che saranno fatti in quadranti cittadini e in orari soprattutto notturni, che sono quelli in cui certi fenomeni hanno fatto registrare la maggiore incidenza”.

Poi, aggiunge: “C’è sicuramente questa grande iattura che riguarda soprattutto Napoli, non solo ma soprattutto Napoli, di una diffusione che crea una disponibilità soprattutto per i ragazzi. Siamo impegnatissimi su questo, sono grato al Prefetto Questore e autorità giudiziaria. Abbiamo avuto uno scambio proficuo di opinioni sul punto anche con il procuratore Gratteri, che ringrazio per il supporto che dà con l’attività giudiziaria che porta avanti ma anche per il contributo che dà all’attività di prevenzione. Io spero di poter ritornare quanto prima e di poter commentare e raccontare anche qualche risultato tangibile di quello che verrà messo in campo”.

Inoltre, il ministro ha risposto alle domande su una sua eventuale candidatura alle prossime elezioni regionali del 2025:

“Sono molto onorato e ringrazio persone come Cirielli, ma faccio un altro mestiere, il ministro dell’Interno; è molto difficile, per motivi soggettivi e oggettivi, che ci sia la mia candidatura. Non sarei un papa straniero, sono avellinese nato a Napoli, sono intimamente legato, ma è giusto che ci sia qualcosa che maturi dalla classe dirigente locale”.

Poi, conclude parlando del diverso peso che potrebbero avere i partiti del centrodestra:

“Segnalo che tutti i partiti del centrodestra registrano un margine di crescita, la stessa Lega registra in alcune province del Sud percentuali maggiori rispetto ad altre del nord e lo stesso accade per Forza Italia, lo dico non per contraddire il rapporto squilibrato tra i partiti, con Fdl che è accreditato al 30%”.

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Casalnuovo si prepara ad accogliere gli Stati Generali di Forza Italia: i particolari

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Il comune di Casalnuovo si prepara ad accogliere gli Stati Generali di Forza Italia per la Provincia di Napoli in vista delle elezioni regionali del 2025.

L’incontro si terrà domani, sabato 23 novembre, a partire dalle 16:30 presso Palazzo Lancellotti. Pertanto saranno presenti all’appuntamento vari sindaci, consiglieri e dirigenti azzurri per discutere del rilancio politico del territorio e del ruolo centrale di Forza Italia nella prossima campagna elettorale. Ad aprire i lavori sarà il senatore Francesco Silvestro, in qualità di Commissario Provinciale.

Inoltre sono previsti gli interventi degli amministratori locali, sindaci, consiglieri metropolitani, consiglieri regionali e dirigenti del partito azzurro. Le conclusioni politiche saranno affidate a due figure chiave del partito: l’onorevole Tullio Ferrante, Sottosegretario al MIT, e l’onorevole Fulvio Martusciello, Segretario regionale di Forza Italia Campania.

A chiudere l’incontro sarà il senatore Maurizio Gasparri, Capogruppo di Forza Italia al Senato, con un intervento sulle prospettive nazionali e regionali del partito.

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Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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