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AFRAGOLA, Bus locali fermi, Baia chiede lumi e la maggioranza tace

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AFRAGOLA – Afragola non è solo TAV ma intorno alla stazione “Porta” si sono concentrati tutti i lavori dell’amministrazione Tuccillo degli ultimi mesi, onde evitare una chiusura tragica della sua già disastrosa gestione. Al di là di tutti i problemi che satellitano intorno alla TAV a partire dal sequestro del parcheggio, alla chiusura della bouvette e del sottopasso, in attesa che la magistratura faccia il suo corso, c’è qualche consigliere che pensa anche a come sopperire temporaneamente, dal punto di vista amministrativo, tali disagi. Uno dei consiglieri preoccupati è Aniello Baia che nell’ultimo consiglio comunale, per ottemperare al disservizio causato dalla ditta AIR Irpinia che ha rinunciato ad espletare il servizio Bus fino alla riapertura del sottopassaggio che permette la circumnavigazione della stazione, ha proposto al sindaco Tuccillo di mettere in funzione i quattro pulmini che l’amministrazione comprò per il servizio di trasporto urbano a disposizione del trasporto utenti della stazione TAV, almeno per consentire pro tempore gli afragolesi di raggiungere quella stazione che ogni giorno acquisisce sempre più le sembianze di una cattedrale nel deserto.

Come altri consiglieri, per citarne qualcuno Biagio Montefusco che dopo aver sollevato il problema cimitero è ancora alla ricerca di “Titina” la famosa cycas scomparsa da Piazza Gianturco che campeggiava alle spalle dell’ex distributore di benzina, il consigliere Baia anch’egli attento alle problematiche cittadine, conferma attraverso il suo profilo facebook quanto questa maggioranza sia sorda alle istanze cittadine, visto che della sua proposta sia il sindaco che i consiglieri di maggioranza se ne sono fregati altamente. Una maggioranza che ha già la testa alle prossime elezioni, fatta da chi ha già trovato collocazione e chi va avanti tra inefficienza e baci di giuda, se ne frega che quella proposta avanzata da Aniello Baia possa garantire 8 posti di lavoro, quello che interessa sono le poltrone.

Post di Aniello Baia

L’ultimo anno di Tuccillo sarà per gli afragolesi una vera e propria agonia, i partiti di maggioranza sono totalmente immobili, si guardano a vista, sembra di assistere ad un film di Sergio Leone, occhi puntati sulle pistole. I moderati che all’indomani della cena “traditrice” hanno scelto l’immobilismo totale, come per dire: “abbiamo lanciato il segnale, vediamo chi fa la prossima mossa”. E mentre questi si divertono a fare gli statisti, fuori c’è una città che langue, una stazione che produce grattacapi e nelle mura tutti uniti per la “cadrega”. I partiti di maggioranza giocano a quel vecchio gioco che si faceva alle elementari: cinque giocatori e quattro sedie, il meno scaltro rimaneva all’impiedi solo che il quinto giocatore in questo caso è Afragola e mentre i partiti di maggioranza giocano a fare i furbi per assicurarsi le poltrone, gli afragolesi rimangono col cero in mano.

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