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Politica

PORTICO di CASERTA, un’amministrazione “ostaggio” di una regia occulta

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PORTICO di CASERTA – Ieri nella sala consiliare “Generoso Iodice” del Comune di Portico di Caserta si è svolto il primo Consiglio comunale dell’era Oliviero, ovviamente come anticipato da Minformo, non senza qualche sbavatura di troppo, ma prima di addentrarci in analisi critiche è giusto informare i cittadini portichesi che il tutto si è svolto secondo il Decreto Legislativo 267 del 2000 denominato anche TUEL -testo unico degli enti locali- che nella serata di ieri, troppe volte è stato letto e poco imparato, ma questo non deve preoccupare assolutamente, visto che la maggior parte degli interpreti calcano per la prima volta questi palcoscenici e l’emozione può giocare brutti scherzi.

I primi sei ordini del giorno sono filati lisci come l’olio, visto che si trattava della parte burocratica d’insediamento e la cosa non poteva andare altrimenti, infatti dai primi ordini del giorno si è completato il quadro politico di Portico di Caserta come segue: il ruolo di Presidente del Consiglio è stato affidato al giovane Luigi Piccirillo; Vicepresidente del Consiglio Venere Russo; Capogruppo di “Avanti Portico” Iodice Vincenzo Felice; Capogruppo di “Prima Portico” Gerardo Massaro; Capogruppo di “Per Portico” Carlo Piccirillo. La commissione elettorale che vede come suo Presidente il sindaco sarà formata da: Biagio Iodice, Enzo Iodice e Cosimo Cristillo, mentre i loro supplenti saranno: Stefania Ienco, Venere Russo e Giusy Merola. La commissione dei giudici dell’alpo popolare che vede sempre come presidente il sindaco Oliviero sarà formata da: Stefania Ienco e Venere Russo.

Terminata la prima fase, si è potuto passare agli ultimi due ordini del giorno, dove noi di Minformo negli scorsi articoli già abbiamo paventato qualche stranezza di troppo, dubbi che ieri sera, al termine dell’Assise pubblica sono aumentati, tanto è vero che nel penultimo ordine del giorno, ovvero in quello che riguardava l’acquisizione a bene comunale a costo zero, un pezzo di terreno formante una strada, donato da alcuni cittadini, la stranezza si è registrata nel fatto che quest’amministrazione al primo Consiglio comunale abbia voluto riprendere in mano, subito, una convenzione stipulata nel 2014 e presentata dal Geom. Angelo Piccirillo e fin qui nulla quaestio, perché è encomiabile per una giunta risolvere i problemi di viabilità specie se è a costo zero e qui c’è il primo intoppo, poiché nella convenzione il manto stradale sarebbe a carico dell’ente, mentre la manutenzione ordinaria e straordinaria, resterebbe a carico degli ex proprietari, anche se quando ci si presenterà la problematica dei sottoservizi, qui il Comune dovrà intervenire per forza, no si potrà parlare proprio di costo zero.

Il fatto più grave si è presentato quando il consigliere di minoranza Gerardo Massaro, ha fatto notare ai presenti che in quella convenzione, datata 2014, c’erano le firme di quattro persone ormai decedute e che l’ufficio competente, in realtà, non si è sincerato della volontà dei successori di voler cedere, alle stesse condizioni, il terreno e in virtù di questo lo stesso Massaro ha chiesto il rinvio dell’odg proprio per dare spazio all’ufficio competente di raccogliere le volontà dei successori e accertarsi che in un futuro, nessuno potesse accampare pretese. Secca è stata la risposta dell’assessore Francesco Iodice che ha tenuto a precisare che non è nell’interesse dell’ente accertare se siano state fatte o meno le successioni di morte, né tanto meno il Comune è tenuto a raccogliere i pensieri degli attuali proprietari terrieri. Fatto sta che quest’atteggiamento dell’intera amministrazione, ha registrato l’approvazione dell’ordine del giorno con solo due voti contrari, quelli dei presenti nell’opposizione Gerardo Massaro e Venere Russo. Ma l’ex sindaco Massaro ha preteso che il suo intervento e i dubbi sollevati venissero messi a verbale e ha informato i restanti presenti che tale procedura verrà poi, da lui stesso, comunicata agli organi competenti -A.N.A.C., Corte dei Conti e Procura della Repubblica- poiché non è assolutamente accettabile che oggi, a distanza di due anni, il Comune di Portico possa recepire una convenzione e quindi acquisire un terreno appartenuto a quattro persone defunte. Il tutto appare agli occhi dei presenti come se quest’amministrazione, in realtà, avesse davanti un copione già scritto e che è tenuta a rispettare, fregandosene dell’opposizione e delle criticità che essa può far emergere.

La ciliegina sulla torta, a testimonianza che quest’amministrazione sia fantoccia, arriva sull’ultimo ordine del giorno, come anticipato da Minformo, un ordine del giorno colmo di dubbi e incertezze. L’ultimo punto riguardava l’acquisizione a bene comunale di un edificio, costruito abusivamente, di proprietà di Bifone Vincenza, parente del boss Antonio Bifone. Infatti stando a quanto relazionato dal sindaco Oliviero, l’ente comunale nella persona del dirigente competente ha seguito tutto l’iter procedurale per acquisire o demolire l’edificio in questione, tranne però l’ultima parte. Infatti, se il Comune di Portico di Caserta, avesse deciso di far abbattere l’edificio, allora questo problema non doveva essere di natura politica, il dirigente, trascorsi i novanta giorni dall’avviso di abbattimento recapitato alla proprietaria, procede d’ufficio all’abbattimento, se al contrario l’ente decide di acquisirlo a bene comunale, allora nella relazione presentata in consiglio deve essere menzionata, obbligatoriamente per legge, la finalità sociale e l’emergenza strutturale e logistica che l’ente ha per far si che la decisione pende dalla parte dell’acquisizione e non solo, prima di presentare la relazione in Consiglio Comunale, devono essere eseguite già tutte le misure e i controlli di sicurezza, sismici e statici all’edificio e non come è stato richiesto ieri dallo sprovveduto sindaco Oliviero che al termine della relazione letta da lui stesso, priva di tutto quello appena descritto, chiede alla segretaria che sia integrata con la richiesta all’ufficio competente di effettuare i controlli di sicurezza, sismici e statici all’edificio.

Tutte queste irregolarità nella procedura di acquisizione, in realtà, sono state fatte presente, poco prima della deliberazione, dall’integerrimo Gerardo Massaro che dopo aver esposto le varie mancanze, ha sollevato il dubbio che forse l’amministrazione stesse lì a prestare il fianco agli ex proprietari, quindi ai parenti del camorrista Bifone, per potergli permettere di adire l’ente in giudizio attraverso il TAR, visto che con questi requisiti avessero tutte le possibilità di vincere il ricorso ed impossessarsi di nuovo dell’immobile. A volte queste cose capitano e sono capitate in altri comuni, specialmente se sono fatte così in fretta, e se in campagna elettorale sono state fatte delle promesse, poi può darsi pure che ci si sbagli e il tempo ci darà torto.

In questo caso, il consigliere Gerardo Massaro, ha chiesto di votare inserendo la riserva d’ufficio, spiegandone anche i benefici e il sollievo dalle responsabilità che da essa ne derivano e in un primo momento, anche dietro sollecito della segretaria Virginia Terranova, sembrava che il sindaco e la maggioranza, si stavano convincendo ad inserire la riserva alla votazione, quando, anche qui, giunge il veto dell’assessore Francesco Iodice che esclama: “Dovete fare come ho detto io”, facendo intendere che l’ordine del giorno, evidentemente era stato voluto fortemente da quella parte della maggioranza. Fatto sta che anche qui, l’amministrazione si dimostra sorda alle oggettive riflessioni sollevate dalla minoranza e continua imperterrita a seguire un copione scritto, forse da qualche regista che preferisce rimanere nell’ombra e così il nono ordine del giorno viene deliberato senza riserva con voto favorevole e due astenuti –Massaro e Russo-.

Questo dimostra tutta la sprovvedutezza di questi politici allo sbaraglio che forse, anche in buona fede, rischiano di diventare pericolosi, prima per se stessi e poi per la cittadinanza, se continuano a osservare procedure del tutto inesatte. Non a caso, da indiscrezioni trapelate, pare che la Segretaria Comunale Virgina Terranova, abbia già scelto di approdare in altri lidi e “scappare” da Portico di Caserta e stando a quanto successo nel primo Consiglio Comunale, non la biasimiamo affatto.

Anche in questo caso Minformo non si era sbagliato quando negli scorsi articoli si è scritto “ne vedremo delle belle”, poiché a volte è meglio sbagliare un congiuntivo che sbagliare a governare una città.

Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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Cronaca

Pozzuoli: indagato compagno dell’assessora Zazzaro

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POZZUOLI – Qualcuno lo definisce l’eminenza grigia dell’amministrazione Manzoni, altri il prossimo candidato sindaco di Pozzuoli, proprio contro il primo cittadino in carica.

È Lino Tricone, imprenditore nel settore dei rifiuti, che è stato indagato nell’inchiesta che sta facendo tremare i comuni di Marano e Giugliano. L’imprenditore, che spesso presenzia senza nessun titolo riunioni ed incontri istituzionali, è il compagno dell’Assessore al Commercio, Titti Zazzaro (non indagata) ed uno dei maggiori sponsor dell’attuale amministrazione.

Attualmente sotto l’occhio del ciclone per una discussa discarica che dovrebbe sorgere in pieno centro storico, accanto al cimitero di Pozzuoli. Per quest’ultima i consiglieri comunali di opposizione hanno già chiesto tutte le carte e sollecitato gli uffici competenti affinché vedano correttamente la compatibilità con le norme urbanistiche della zona.

È impensabile, infatti, che una discarica possa sorgere a qualche metro da un cimitero, un asilo nido e vicino al famosissimo comprensorio Olivetti di Pozzuoli. Anche se il deus ex machina della società sostiene di voler riciclare solo carta, il progetto parla chiaro: ci sono numerosi altri codici di rifiuti che quel sito di stoccaggio è pronto ad accogliere.

Ma il potente consigliere segreto della maggioranza guidata dal sindaco Gigi Manzoni, non ha solo questo interesse sul territorio. In passato ha acquisito il così detto centro commerciale di Monteruscello, una struttura di migliaia di metri quadri, pagata comodamente a rate (spesso scadute), che sta ristrutturando per fare un centro commerciale.

Anche su questo insistenti voci parlano di una possibile lottizzazione: acquisto a prezzo vantaggioso dal comune per poi rivendere piccoli box in modo da speculare. Nei suoi numerosi discorsi il Trincone parla delle sue idee come le migliori del mondo, si fregia di essere un pensatore all’avanguardia. Al momento però si trova in una condizione non proprio uguale a quella che vuole far percepire: indagato per la questione rifiuti di Marano e Giugliano; discusso per una possibile lottizazione di un bene in periferia; contestato per l’apertura di una nuova discarica nel centro storico della città.

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Caivano

CAIVANO. La Sottosegretaria Pina Castiello e la sua famiglia raggiunti da avvisi di riscossione coattiva per evasione tributaria.

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CAIVANO – Dopo le indiscrezioni nate da queste pagine sul presunto abuso edilizio del Ranch di proprietà della sottosegretaria al Consiglio dei Ministri Pina Castiello e dei suoi fratelli, e della totale assenza di iscrizione a ruolo nel registro dei Tributi dal punto di vista IMU e Tari, grande lavoro di controllo è stato fatto dal settore Finanze e Tributi, compulsato anche dal Commissario prefettizio Filippo Dispenza.

Avviati, ovviamente, opportuni controlli a 360° sull’intera popolazione, l’attuale Amministrazione prefettizia è venuta a conoscenza che l’intero importo di evasione tributaria a Caivano ammonta a circa sei milioni di euro. Un gruzzoletto che, se tutti i cittadini caivanesi pagassero regolarmente i tributi, darebbe enormi vantaggi economici alla comunità, nonché anche disponibilità di cassa per lavori di manutenzione ordinaria e straordianaria.

I controlli effettuati, così come per legge, hanno riguardato gli ultimi cinque anni per quanto riguarda l’evasione IMU e TARI e gli ultimi due anni per quanto riguarda il servizio di fornitura idrica.

Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, di questi circa sei milioni di euro di tributi evasi, si registrano gli avvisi di riscossione coattiva di un importo di circa € 5.500 cad. per un importo complessivo che riguardarebbero le proprietà terriere e immobiliari di via quattrovie e cinquevie, di circa 22mila euro indirizzati alla famiglia Castiello, nelle persone di Pina – l’attuale sottosegretaria di Governo – e gli altri tre fratelli.

Adesso, quanto di buono fatto dal settore Tributi ci aspettiamo lo stesso dal settore Urbanistica e che quanto prima si renda edotta la comunità sulla vera natura di quel villone con piscina.

Da caivanese propongo che questa sia l’unica storia che la sottosegretaria Pina Castiello possa permettersi di raccontare, la prossima volta, in un qualsiasi convegno che affronti il tema della legalità che si organizza a Caivano.

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