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Siamo nell’era della Comunicazione 2.0 e a nord di Napoli nessuno se ne è accorto

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Sui social, negli ultimi giorni si è assistito ad un vero e proprio gioco al massacro, tutti contro tutti e gli impresentabili scelgono la via del fake per gettare fango, specialmente a quelle persone che non hanno scheletri nell’armadio e che hanno scelto la strada della comunicazione per rendere note le proprie opinioni e il proprio sapere e a quanto pare queste scelte hanno un pochettino, non tanto direi almeno per quello che è nelle nostre competenze, destabilizzato l’ambiente politico legato anche ad alcuni equilibri conquistati con la stampa che nel corso del tempo è restata ferma al palo.

Esiste ed è sempre esistita la differenza tra informazione e comunicazione, ma purtroppo nelle nostre zone, vuoi per il basso livello culturale degli addetti ai lavori, vuoi per la scarsa dedizione al miglioramento personale dettata anche dalla mancanza di umiltà, si è fatto si che le due cose si mischiassero tra di loro, mandando in confusione i lettori e loro stessi, al punto tale da confondere i ruoli e quindi attaccare ai limiti della denuncia, chi con molta fatica cerca di mantenere separate le due realtà.

L’informazione non è altro che il passare una notizia e renderla pubblica, praticamente non andare oltre la voce del verbo “informare”, se andassimo su un qualsiasi dizionario troveremo: Notizia o nozione raccolta o comunicata nell’ambito di una utilizzazione pratica o immediata. Nel caso specifico, sul nostro territorio viene comunicata attraverso organi di stampa e blog sul web.

La Comunicazione invece può essere definito anche come un termine collettivo essa nasce con l’esigenza di diffondere dichiarazioni per ragioni informative, dove all’interno di essa è contenuto sia l’informazione ma anche approfondimenti, studi scientifici, relazioni degli addetti ai lavori, dichiarazioni dei personaggi presi in causa, opinione del relatore, comunicati redatti da terze parti etc. Insomma chi sceglie di far parte di questo mondo, una cosa è certa, non può avere come unico requisito un semplice certificato rilasciato da un ordine che attesti la frequentazione, negli ultimi due anni, di una redazione specializzata sulla sagra della salsiccia, ma deve possedere anche competenze nel mondo della Comunicazione, non a caso nel tempo si è avuta l’esigenza di istituire delle facoltà apposite, proprio perché questo campo non è rivolto a tutti.

Ora fatta la differenza tra comunicazione e informazione, cerchiamo di discernere cosa sta accadendo sui territori a nord di Napoli, fino ad ora esistevano solo testate giornalistiche che facevano mera informazione, raccontando fatti e avvenimenti a volte spingendosi anche oltre, scrivendo persino la data e l’ora dell’accaduto e che per mantenersi erano e sono costrette a vendere pagine di cartaceo o articoli online -le nostre affermazioni sono corroborate da testimonianze di acquirenti- poi dicono che il mondo dell’editoria è in declino, andiamoci piano prima di fare paragoni.

Oltre queste realtà il nostro territorio esprime anche risorse eccellenti nel campo del giornalismo, termine quest’ultimo che può tranquillamente comprendere sia l’informazione che la comunicazione, come una in particolare il Dott. Giovanni De Cicco, uno dei pochi a potersi vantare di possedere il tanto agognato titolo di giornalista professionista che per 25 anni, ha rappresentato la comunicazione nel migliore dei modi a nord di Napoli, che stanco e forse anche appagato dal proprio lavoro decide di fare un salto di qualità dal punto di vista personale e professionale, sperimentando la carriera di Spin Doctor. Partendo proprio dall’esperienza acquisita negli anni di giornalismo nel campo politico, egli decide di dimettersi dalle direzioni di testate locali e di mettersi al servizio dei politici per migliorare la loro comunicazione, evitando così qualsiasi conflitto di interessi personali. Decisione presa anche in virtù di una mancanza di progetto editoriale serio sul nostro territorio che lo mettesse in grado di poter esprimere le proprie potenzialità in termini di contenuti giornalistici. Proprio perché testatine e bloghettini sui nostri territori erano e sono dediti alla raccolta spicciola per la sopravvivenza del singolo, privi di qualsiasi visione innovativa e imprenditoriale, che limitano così i propri contenuti alla mera informazione, scelta che gli consente di rimanere in quel limbo neutrale e privo di una qualsivoglia linea editoriale. La testimonianza di quanto detto finora sta nel fatto che all’indomani del dichiarato dissesto del Comune di Caivano, su un organo di stampa locale, all’interno dello stesso numero cartaceo, erano presenti tre articoli, ognuno formante una pagina, dove uno parlava di un dissesto evitabile a nota matrice pdina, un altro che spiegava l’inevitabilità del dissesto a nota matrice forzista e un’altra pagina dedicata alle onoranze funebri che asseriva che i politici caivanesi erano tutti incompetenti.

Un professionista come Giovanni De Cicco, di certo non poteva associare la sua firma e quindi la sua immagine a queste realtà, seppur le uniche esistenti sul territorio, almeno fino alla nascita di Minformo. Ed ecco che proprio con la genia della nostra testata giornalistica che al Professionista De Cicco è cominciata a balenare l’idea che forse in un progetto editoriale simile la sua figura potesse essere da completamento. Manco a farlo apposta, il fato o il caso, ha voluto che noi di Minformo, considerandoci la migliore, se non l’unica espressione della comunicazione sul territorio, abbiamo pensato di avvalerci della collaborazione della migliore firma a nord di Napoli per quanto riguarda l’opinione all’interno dei nostri format webvisivi da noi esclusivamente ideati e prodotti sul web, col supporto del social più famoso del mondo.

Non è per autoreferenza che affermiamo di essere il miglior progetto editoriale, ma solo perché oggettivamente siamo i soli ad offrire servizi integrati al mondo della Comunicazione, a partire dal semplice articolo o notizia giornalistica, fino alla redazione, ripresa e videomontaggi di inchieste sul territorio per non parlare della web tv con i suoi format esclusivi targati Minformo e grazie al passato da scrittore del vicedirettore Alfonso Mormile, Minformo entra d’impatto anche nel mondo dell’editoria, forgiando nuovi scrittori e pubblicando opere editoriali, grazie poi agli studi fatti e all’esperienza ventennale maturata dal sottoscritto nel campo del marketing promozionale e della stampa pubblicitaria, Minformo offre supporto a 360° nel mondo della Comunicazione legato al marketing dei propri sostenitori, in questo modo si può permettere il sostenimento delle spese della struttura e del personale, nonché l’abbattimento dei costi di gestione della corporate identity dei propri sponsor.

Solo con queste formule, in una zona dilaniata dalla povertà come quella a nord di Napoli, una realtà come Minformo può assicurarsi lunga vita e costante innovazione, di una sola cosa aveva bisogno la nostra testata che a fatica ha cercato nel tempo fino a quando una firma autorevole come De Cicco ha deciso di associare il suo nome ad un progetto editoriale serio come non ha mai trovato sul territorio, una professionalità che permettesse la presenza costante di contenuti ad alto profilo giornalistico.

Tutto il resto detto e scritto su Minformo e De Cicco è fango, è sterile invidia, voglia di ritornare ai vecchi equilibri, cattiveria da parte di chi, non avendo le competenze, ha paura dell’evoluzione del mondo della Comunicazione, e allora a queste persone non resta che consigliare di creare quanti più profili fake possibili, tanto la vostra inutilità e incapacità è tangibile, quello che, invece, è capace di creare sul territorio Minformo è ancora tutto da scoprire.

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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Il piccolo Ethan riabbraccia finalmente la madre Claudia: “Sono felicissima”

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La storia che vi stiamo per raccontare è quella di una madre e di un figlio che si sono ritrovati dopo circa tre mesi.

Si tratta del piccolo Ethan, che ha finalmente riabbracciato la madre Claudia, dopo che lo scorso agosto il padre del piccolo nonché ex marito della donna, Eric Howard Nichols, le aveva sottratto con l’inganno il bambino mentre erano in vacanza in Puglia.

Tuttavia, la Polizia statunitense è riuscita a rintracciare e bloccare l’uomo nella contea di Orange a Los Angeles, dove si era trasferito con il figlio dopo la fuga. Pertanto, intorno alle 23 di ieri la donna è arrivata a Los Angeles riabbracciando il figlio.

Ecco le parole della donna:

“Sono felicissima. Come mi ha visto, mi ha fatto il suo splendido sorriso. L’ho trovato cresciuto, molto più pesante, ormai ha sei denti e gattona velocissimo. Si mette dritto in piedi da solo, è meraviglioso essere di nuovo con lui”.

Adesso il piccolo è stato affidato temporaneamente alla madre Claudia Ciampa, poiché ci sarà un percorso giudiziario che vedrà come controparte il padre americano del bambino, con un giudice che deciderà sull’applicazione della Convenzione Internazionale de L’Aja e a chi spetterà tenerlo definitivamente.

“Ora cominceranno le udienze, di cui la prima sarà già domani. Speriamo che si risolva tutto per il meglio e al più presto, così che possiamo tornare insieme in Italia”, afferma Claudia dall’America.

L’avvocato Gian Ettore Gassani, difensore di Claudia e presidente dell’AMI ha aggiunto:

“Il ministero invita tutti alla calma e siamo d’accordo anche io e la madre. Siamo solo all’inizio di un’avventura difficile, che ci farà attendere ancora un po’ di tempo per la decisione finale del giudice sul rimpatrio della signora Ciampa e di suo figlio”.

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Napoli celebra Maradona con un raduno a lui dedicato: le ultime

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Diego Armando Maradona continua a vivere nel ricordo di chi lo ha amato e di chi ne ha ammirato le gesta, soprattutto quella città di Napoli che non lo ha mai dimenticato.

Pertanto, grazie all’idea dell’avvocato Sergio Pisani, la figura del Pibe de Oro sarà celebrata nel raduno intitolato ‘Maraduno’, che vedrà la partecipazione attiva del pubblico protagonista del primo murales umano dedicato al compianto campione argentino.

Il raduno si terrà all’Edenlandia di Napoli domenica 24 novembre, con l’obiettivo di unire i tifosi, i sostenitori di Diego e la città intera. Gli organizzatori invitano i partecipanti a portare foto dei loro tatuaggi e tributi artistici dedicati al campione argentino, che verranno poi trasformati in un murales collettivo.

L’inizio è fissato per le ore 12, con un dj set a tema Maradona e proiezioni su un maxischermo. Seguiranno l’esibizione della Banda Argentina e canti in onore di Diego; la raccolta e l’esposizione di cimeli e tatuaggi tributo a Maradona, con apertura del progetto murales umano; una mostra dei cimeli storici di Maradona; la premiazione dei 10 personaggi vicini a Diego e una foto di gruppo per il libro celebrativo realizzato con l’editore Cuzzolin, con le fotografie che verranno scattate dai professionisti Mario Durante e Nico Nocera.

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