CRISPANO – Domani mattina in una sezione del Tribunale Napoli Nord ad Aversa è calendarizzata l’udienza per discutere del ricorso presentato dagli otto politici crispanesi contro il provvedimento di incandidabilità scattato all’indomani dello scioglimento anticipato del Consiglio Comunale di Crispano.
Secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che la linea difensiva degli avvocati difensori converga su un rinvio dell’udienza al prossimo Febbraio, ovvero dopo che il TAR si sarà espresso in merito al ricorso presentato dall’ex sindaco Antonio Barra contro lo scioglimento anticipato, in realtà i legali vogliono capire prima come va a finire la vicenda dello scioglimento, perché laddove il TAR accogliesse il ricorso, decadrebbe lo scioglimento e con esso anche le incandidabilità, al contrario invece si avrebbe la conferma sia dello scioglimento che dell’incandidabilità.
Il dato politico che emerge dalla vicenda è il fatto che al di là dei risultati illustrati sopra, le forze politiche avverse sul territorio già stanno correndo ai ripari, cominciando ad individuare i potenziali sostituti degli incandidabili. Per quanto riguarda il centro destra il candidato a sindaco naturale dovrebbe essere senza dubbio Enzo Cennamo, volto storico della politica crispanese, elemento nei fatti e nelle parole che testimonia la vera discontinuità a Carlo Esposito, l’unico politico che anche avendo carica importante nella scorsa consiliatura, ne esce in maniera integerrima nella relazione della Commissione d’accesso, nel centro sininstra invece, il nome papabile resta, come anche anticipato da Minformo, quello di Michele Emiliano che però nutre del benestare e del sostegno proprio di Carlo Esposito. Quest’ultimo, stando ad indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, avrebbe rivelato una sorta di malcontento verso alcuni nomi fatti da Emiliano su quelli che dovrebbero essere i futuri candidati consiglieri, infatti pare che l’Avvocato crispanese abbia avallato, tra le fila che comporranno le liste, un volto storico della Paranza de “I Tigrotti”, scelta legittima da parte di Michele Emiliano che intende chiamare tra le proprie fila, ragazzi incensurati e lontano da ogni sospetto ma che però destano le preoccupazione di Carlo Esposito.
Al di là delle eventuali smentite di rito, la verità è che Carlo Esposito ad udire il nome di un elemento di spicco de “I Tigrotti” ha cominciato a storcere il naso, poiché già è tanta la fatica che “Articolo 1” deve fare per dimostrare una discontinuità dal nome che già di per se significa continuità, quello di Carlo Esposito stesso, figuriamoci se poi vicino associamo un nome che richiami anche il legame alla “Festa del Giglio”, altro elemento che ha suscitato gli interessi della Commissione d’accesso, ecco che diventano legittime tutte le paure e lo scetticismo dell’ex sindaco.
Per carità, legittime sono anche le scelte di un’eventuale scesa in campo di uno de “I Tigrotti” poiché anch’egli è e rimarrà un cittadino crispanese che deve godere degli stessi diritti di tutti, anche quello di potersi candidare, tuttavia resta oggettiva la paura di Esposito che secondo lui una scesa in campo di un tigrotto, farebbe rimembrare una scena di un film già visto.