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CAIVANO: Devastata la sede del Club Juve, i veri napoletani devono prendere le distanze

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Il tifo non è una fede, è un sentimento che lega persone che sostengono i colori della squadra del cuore, quella per cui, magari, ci si danna perché non è capace di arrivare ai risultati sperati.

Il tifo non è una fede, altrimenti i tifosi dovrebbero credere nella loro squadra anche se le decisioni del presidente, le compravendite di giocatori, le scelte dell’allenatore, fossero del tutto contrarie al soddisfacimento dell’ardore calcistico.

Si perde e si vince, la regola del calcio è chiara, si vince se si segna e si perde se non si segna, vale poco giocare bene o male, lo stile, la bellezza del movimento, l’armonia del gesto, è utile in altri sport, non nel “pallone”.

Ieri ho cazzeggiato anche io su Facebook “sfottendo” i tifosi della Juventus, fa parte del gioco, è un’azione necessaria per renderlo più competitivo, per divertirsi dopo la noia della partita, perché, parliamoci chiaro, non c’è gusto a vedere 22 uomini correre dietro a un pallone.

Allora si esaltano i gesti atletici, quelle giocate che sembrano sfidare le leggi della fisica, l’adrenalina ti sale quando la palla prende direzioni impossibili da spiegare e allora ci sta pure bene il “ma come cazzo ha fatto?”, “quello è proprio un mostro”, e la partita va avanti, fino al novantesimo, quando un fischio decreta la fine e le somme sono tirate.

La Juve ha perso, bene, sono contento, perché da tifoso napoletano ho parteggiato per il Real,  ci sta, fa parte del gioco delle parti.

Ma ieri sera a Caivano una banda di scalmanati, menti tanto grezze che al confronto i polli competono con Einstein, hanno assalito la sede del Club Juventus e distrutto tutto quello che c’era da distruggere.

Un  gesto vile, da esaltati mentali, un atto deprecabile sotto tutti i punti di vista, di quelli che, se giustificati, danno ragione ai terroristi dell’ISIS, perché la violenza da qualsiasi parte venga è sempre da condannare.

Ho chiesto al Club Napoli di Caivano di prendere le distanze da questo gesto che devasta l’orgoglio dei tifosi napoletani e li pone sullo stesso piano dei razzisti che cantano “oh Vesuvio, lavali col fuoco”.

Attendo fiducioso, conosco persone rispettabili che in nessun modo presterebbero il fianco a sospetti più o meno legittimi.

Attendo e pretendo.

Forza Napoli sempre!

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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Il piccolo Ethan riabbraccia finalmente la madre Claudia: “Sono felicissima”

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La storia che vi stiamo per raccontare è quella di una madre e di un figlio che si sono ritrovati dopo circa tre mesi.

Si tratta del piccolo Ethan, che ha finalmente riabbracciato la madre Claudia, dopo che lo scorso agosto il padre del piccolo nonché ex marito della donna, Eric Howard Nichols, le aveva sottratto con l’inganno il bambino mentre erano in vacanza in Puglia.

Tuttavia, la Polizia statunitense è riuscita a rintracciare e bloccare l’uomo nella contea di Orange a Los Angeles, dove si era trasferito con il figlio dopo la fuga. Pertanto, intorno alle 23 di ieri la donna è arrivata a Los Angeles riabbracciando il figlio.

Ecco le parole della donna:

“Sono felicissima. Come mi ha visto, mi ha fatto il suo splendido sorriso. L’ho trovato cresciuto, molto più pesante, ormai ha sei denti e gattona velocissimo. Si mette dritto in piedi da solo, è meraviglioso essere di nuovo con lui”.

Adesso il piccolo è stato affidato temporaneamente alla madre Claudia Ciampa, poiché ci sarà un percorso giudiziario che vedrà come controparte il padre americano del bambino, con un giudice che deciderà sull’applicazione della Convenzione Internazionale de L’Aja e a chi spetterà tenerlo definitivamente.

“Ora cominceranno le udienze, di cui la prima sarà già domani. Speriamo che si risolva tutto per il meglio e al più presto, così che possiamo tornare insieme in Italia”, afferma Claudia dall’America.

L’avvocato Gian Ettore Gassani, difensore di Claudia e presidente dell’AMI ha aggiunto:

“Il ministero invita tutti alla calma e siamo d’accordo anche io e la madre. Siamo solo all’inizio di un’avventura difficile, che ci farà attendere ancora un po’ di tempo per la decisione finale del giudice sul rimpatrio della signora Ciampa e di suo figlio”.

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Napoli celebra Maradona con un raduno a lui dedicato: le ultime

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Diego Armando Maradona continua a vivere nel ricordo di chi lo ha amato e di chi ne ha ammirato le gesta, soprattutto quella città di Napoli che non lo ha mai dimenticato.

Pertanto, grazie all’idea dell’avvocato Sergio Pisani, la figura del Pibe de Oro sarà celebrata nel raduno intitolato ‘Maraduno’, che vedrà la partecipazione attiva del pubblico protagonista del primo murales umano dedicato al compianto campione argentino.

Il raduno si terrà all’Edenlandia di Napoli domenica 24 novembre, con l’obiettivo di unire i tifosi, i sostenitori di Diego e la città intera. Gli organizzatori invitano i partecipanti a portare foto dei loro tatuaggi e tributi artistici dedicati al campione argentino, che verranno poi trasformati in un murales collettivo.

L’inizio è fissato per le ore 12, con un dj set a tema Maradona e proiezioni su un maxischermo. Seguiranno l’esibizione della Banda Argentina e canti in onore di Diego; la raccolta e l’esposizione di cimeli e tatuaggi tributo a Maradona, con apertura del progetto murales umano; una mostra dei cimeli storici di Maradona; la premiazione dei 10 personaggi vicini a Diego e una foto di gruppo per il libro celebrativo realizzato con l’editore Cuzzolin, con le fotografie che verranno scattate dai professionisti Mario Durante e Nico Nocera.

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