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Napoli

Il grande cuore dei Napoletani e la svalutazione degli immobili -un aiuto ai migranti-

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Un conto è il dire un altro il fare, giusto per parafrasare un vecchio adagio.

Così accade che a Napoli sbarchino più o meno 1500 migranti, di quelli “brutti e neri”, quelli che poi c’è il rischio che vengano accolti in centri di raccolta o in case famiglie che a loro volta avranno la pretesa di espletare i loro “loschi” affari affittando appartamenti in parchi signorili decretando, di fatto, la svalutazione di immobili di grande pregio.

Quello che (s)parla sopra, ovviamente, è un napoletano modificato geneticamente, uno di quelli che ha mischiato i cromosomi con altri meno attenti all’accoglienza che da sempre è il cavallo di battaglia del popolo partenopeo.
Le scuse e le iperboli per spiegare che non si tratta di razzismo, che addirittura è una forma di protezione per i minori “brutti e neri”, dallo sfruttamento di alcune associazioni che si prodigano solo per racimolare gli sporchi soldi recuperati dalle tasse dei poveri e bistrattati cittadini.

Il napoletano verace, però, non si fa fregare e corre a salutare i nuovi arrivati, li accoglie come ha sempre fatto per migliaia di anni integrandoli nel tessuto sociale tanto da avere figli “brutti e neri” che parlano solo la madrelingua partenopea.

E accade che se c’è bisogno, noi, napoletani con il cuore nero come la faccia di quei ragazzi sulla nave in arrivo, chiediamo come possiamo dare una mano all’amministrazione per ospitare al meglio questi esseri umani meno fortunati di noi.

Domenica mattina c’è stato sbarco di 1449 migranti, arrivati al Porto di Napoli con la nave “Vos Prudence” di Medici Senza Frontiere. Il Comune di Napoli che ha coordinato le operazioni con l’Assessore al Welfare Roberta Gaeta, ha messo a disposizione gli spazi del Centro Polifunzionale S. Francesco a Marechiaro per l’accoglienza dei circa 65 ragazzi presenti. Anche in questa occasione sono state immediate e numerose le richieste da parte dei cittadini e dei volontari per supportare l’Amministrazione. L’assessore Roberta Gaeta informa che è possibile recarsi al Centro sito in Via Marechiaro, 80 dalle 10 alle 12 di oggi
Al momento occorrono: lenzuola singole e asciugamani, materiale per l’igiene personale (sapone, bagnoschiuma, carta igienica, spazzolini, dentifricio, rotoloni etc), intimo uomo nuovo (slip, magliette, calzini).

L’Ordine degli Psicologi della Campania ha costituito una task force che sarà a disposizione dell’Amministrazione comunale di Napoli e delle autorità competenti per offrire una prima assistenza ai migranti sbarcati ieri nel capoluogo. “Come comunità professionale ci sentiamo necessariamente chiamati in causa – spiega la presidente Antonella Bozzaotra – e siamo pronti a dare il nostro contributo per affrontare una situazione delicata e complessa come l’accoglienza di centinaia di persone che scappano da guerra, violenze e torture. Siamo a disposizione e ci coordineremo con quanti stanno già intervenendo, che potranno contare sugli psicologi campani come ulteriore risorsa”.

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Cronaca

Truffe ad anziani in tutto il Sud Italia, sgominata la centrale dei “finti carabinieri”

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Maxi operazione dei Carabinieri nel cuore di Napoli, dove i militari del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il supporto dei colleghi partenopei, hanno sgominato una ‘centrale delle truffe’, con base operativa nei pressi di Porta San Gennaro, ma che operava in tutto il Sud Italia.

L’operazione è stata avviata dai Carabinieri di Reggio Calabria grazie a una segnalazione su una truffa avvenuta lo scorso maggio a San Giorgio Morgeto, piccolo centro della provincia di Reggio Calabria. Nei guai due pregiudicati che, utilizzando l’ormai consueto metodo del ‘falso carabiniere’, avevano raggirato un’anziana signora, invalida al 100%, convincendola a consegnare tutti i gioielli che custodiva in casa.

Per persuaderla, avevano inscenato un falso incidente stradale in cui sarebbe stato coinvolto il nipote, e avevano richiesto una finta cauzione per evitare l’arresto del giovane. Spaventata e preoccupata per il nipote, la donna ha ceduto i suoi preziosi, ricordi di una vita, per un valore stimato superiore ai 40mila euro.

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Cronaca

Droga e telefonini in carcere, beccati i corrieri

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Stamane è in corso un’operazione della Polizia a Napoli, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale partenopeo, su richiesta dalla Procura. Quindi sono 12 le persone ritenute, a vario titolo, gravemente indiziate dei reati associativi di traffico di droga e l’accesso indebito di cellulari per i detenuti. I reati scoperti sono aggravati dal metodo mafioso.

Lo scorso settembre il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha tenuto una conferenza stampa in seguito al blitz contro i clan casertani. “I detenuti continuano a comunicare dal carcere, a mandare video di feste e compleanni, riescono a comunicare tra di loro e quando ho proposto di comprare i jammer almeno nelle carceri di alta sicurezza, non sono stato ascoltato, mi hanno detto che fanno male alla salute“. Gli jammer sono inibitori di segnale che costano ognuno 60mila euro.

Mi è stato detto – ha aggiunto il magistrato calabrese – che la penitenziaria deve comunicare con il telefonino, mi risulta invece che c’è un telefono con il filo per chiamare i superiori e gli uffici. Non avendo preso provvedimento seri, per ora vengono usati in alcune carceri l’inibizione dei droni anche se poi nella realtà sono già stati usate anche delle contromisure per inibire gli inibitori di droni“.

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Cronaca

“Renà non mi lasciare”, le ultime parole di Arcangelo Correra

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Prima di perdere i sensi avrebbe detto “Renà non mi lasciare”, Arcangelo Correra, il 18enne morto sabato scorso in ospedale dopo essere stato ferito a morte alla testa da un colpo di pistola esploso dall’amico Renato Caiafa di 18 anni che, a suo dire, stava maneggiando una pistola trovata poco prima sulla ruota di una macchina parcheggiata.
Il giovane ha voluto riferire la circostanza stamattina nel corso dell’udienza di convalida del fermo emesso dalla Procura di Napoli (pm Capasso) e notificato dalla Polizia di Stato; fermo che poco fa il gip non ha convalidato disponendo comunque la detenzione in carcere per l’indagato.

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