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M5S: Sospetti sul gruppo IGEA di Sant’Antimo

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“Se risultassero vere le circostanze e le gravissime accuse emerse nell’inchiesta che oggi ha portato in carcere tra gli altri gli imprenditori Aniello e Raffaele Cesaro e che tirano in ballo anche il centro diagnostico Igea di Sant’Antimo, ci ritroveremmo di fronte a una delicata questione di opportunità visto che il centro medico è convenzionato con il Servizio sanitario nazionale e accreditato presso la Regione Campania”. Lo dice Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento 5 Stelle rispetto alla clamorosa inchiesta condotta dalla DDA e dai Ros dei carabinieri. “Dalle notizie di stampa si apprende che diversi collaboratori di giustizia nei loro verbali parlano a più riprese del Centro Igea di Sant’Antimo – sottolinea Ciarambino – la nostra attenzione era già caduta su questa struttura a seguito dello scandalo sulle truffe del cartellino al Loreto Mare”. “Dalle notizie di stampa relative a quell’altra indagine era infatti emerso – aggiunge – che medici e operatori del servizio sanitario pubblico avrebbero lavorato abusivamente proprio nel centro diagnostico Igea di Sant’Antimo”.

“Su questa vicenda ancora tutta da chiarire abbiamo all’epoca depositato un’interrogazione – evidenzia – perché oltre ai dovuti accertamenti dell’autorità giudiziaria, crediamo che occorra con urgenza avviare controlli da parte degli uffici regionali, per verificare se il centro medico ha violato i principi di trasparenza e leale collaborazione, oltre che di legalità, al cui rispetto sono tenute le strutture accreditate con il Servizio sanitario nazionale”. “Alla luce dell’inchiesta della Procura di Napoli e delle gravi accuse rivolte al titolare del Centro – continua – pensiamo che occorra con urgenza a maggior ragione porre l’attenzione sul Centro Igea, che oggi eroga prestazioni sanitarie per conto della Regione Campania, finanziate con denaro pubblico”. “C’è un tema che porteremo nell’agenda politica del Consiglio regionale e delle commissioni competenti – conclude Ciarambino – il rapporto tra sanità pubblica e privata, il rispetto e la verifica continua dei requisiti e l’assoluta trasparenza a cui queste strutture, alla stregua di quelle pubbliche, sono obbligate”.

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