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Politica

M5S: VINCI LA CANDIDATURA ALLE POLITICHE – RACCOLTA PUNTI 2017

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All’inizio non mi sembrava vero, nel  mio paese c’era un gruppo di persone che aveva deciso di attivarsi per il bene pubblico, gente con gli attributi -mi dicevo guardandoli da fuori-, tanto che dopo lo stalking di uno di loro, quello che all’apparenza incarnava i veri valori cristiani da me condivisi, decisi di aderire a quella che mi sembrava una battaglia giusta.

Avevo già votato per il Movimento alle elezioni comunali crispanesi esprimendo un voto a cacchio di cane pur non conoscendo i candidati, era una bella idea, mi piaceva, aveva nel DNA quella rivoluzione dolce in cui avevo sperato nei 50 anni di vita precedente.

Il primo impatto fu shockante, c’era una persona che urlava e un’altra che rispondeva a tono ma ululando. L’incontro era fissato in un bar di periferia “perché così si deve fare”, scoprii poi che il proprietario era del gruppo e  in quel modo faceva “casa e puteca”, dato che aveva poca voglia di alzare il culo dalla sedia, e poi pareva brutto portare i soldi ad altri locali non facendo un favore al componente del gruppo.

Dopo poco ero entrato nelle dinamiche del gruppo e pretesi che il meetup venisse fatto in luoghi diversi dal bar del pentastellato, ridotto in seguito a ruolo di attivista da Fico e da gazebaro di professione più avanti, “noi siamo quelli che dovrebbero essere contro i favori agli amici degli amici”, dissi con tono fermo per far comprendere la gravità della cosa, “se lui è un vero attivista, ci seguirà, non contano le persone, non contano i luoghi, conta l’idea.

Così fu.

Noi cambiammo location, e il barista uscì dal gruppo.

Poi venne il tempo delle denunce, quelle vere, non l’erba alta sui marciapiedi, non le lucciole natalizie, bensì interrogazioni sulle determine di urgenza, con tanto di cartelloni affissi al gazebo domenicale con i nomi delle ditte e gli importi ricevuti, denunciando, di fatto, il frazionamento illecito e le finte minigare operate dai dirigenti, sui lavori nel centro storico che portarono a un’interrogazione parlamentare e sulla successiva denuncia dell’ANAC delle irregolarità per la gestione dei lavori, e tante altre cose che non sto qui ad elencare.

Quando si tratta di fare le cose serie, si sa, un po’ ci si pensa alle conseguenze, meglio puntare sugli eventi invitando gente con il cognome altisonante, “che ci facciamo bella figura con il direttorio che poi certifica noi e non l’altro gruppo di deficienti”.

“Veramente a me non interessa essere certificato, non mi occorre un marchio per fare il bene delle persone comuni”, ebbi l’ardire di proferire.

“E poi tu ti fai il mazzo e gli altri vanno a comandare?”, mi fu risposto.

Fu allora che compresi il gioco umano dell’imperfezione ed ebbi la visione vivida del Cristo in croce, “Pensa se anche lui avesse ragionato così”.

La storia è lunga e non voglio tediare i pochi che leggeranno, quindi giungo rapidamente alla fine del racconto.

Quattro persone fuoriescono dal gruppo per troppo attivismo di due componenti, formano un altro meetup, il terzo sul territorio, e finalmente -evviva, evviva- possono organizzare i benedetti eventi tanto agognati che, per un attivista che si rispetti, valgono oro quasi quanto i selfie con Di Battista e Di Maio.

Sfido chiunque a trovare un mio selfie con un portavoce (eretto poi ad eletto), in qualsiasi meandro del web.

“Io mi fido”, si, ma di me stesso e nulla mi farà cambiare idea che il “fidatevi di me” non sia un’azione fascista e totalitaria, messa in atto per testare la fedeltà dei cagnolini intorno all’osso della sublime idea del -ahimè- defunto Casaleggio.

Poi leggo questa nel profilo Facebook di  Cristina Bicceri e mi sorridono le orecchie, descrive perfettamente i quattro fuoriusciti e molti, tanti, troppi mettuppari  a nord di Napoli.

VINCI LA CANDIDATURA ALLE POLITICHE –

RACCOLTA PUNTI 2017

Regolamento:

Fino al 30 settembre 2017 è possibile raccoglier bonus validi per assicurarsi una cadrega in Parlamento. Otterrai :

1 punto: per aver bannato o insultato un dissidente.
2 punti: per like costanti e urletti vari sotto i post del portavoce- luogotenente di riferimento.
3 punti: per ogni “mi fido di Beppe” e ” Beppe ha sempre ragione, “vai nel PD”.
4 punti: per ogni segnalazione ” a chi di dovere ” di comportamenti non allineati.( con lo “screnn” raddoppi).
5 punti: se come admin di gruppi pentastellari avrai rimosso o contestato post critici.
6 punti: per ogni partecipazione ad evento purché correlata da diretta fb.
8 punti: ogni selfie con portavoce ( Di Maio Dibba valgono doppio)
10 punti: se rivolgi critiche aprioristiche a Pizzarotti, Paolo Putti, Francesco Battistini e indistintamente ogni fuoriuscito.
50 punti: se rinneghi il tuo portavoce locale inviso ai vertici, fino a provocarne la decapitazione politica.

CONSEGNA PREMI

Chi avrà conseguito il punteggio più alto , previa semplice consegna della tessera punti al “maggico staff”, otterrà l’ investitura ufficiale.

Non saranno ritenute valide le tessere contraffatte , incomplete , con punti fotocopiati.

E cmq sappiate che alla fine Decide Lui.

#LECCAeVINCI

 

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POLITICA

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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Dal Mondo

Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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