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CASORIA: Il sindaco vuole pedonalizzare le strade di Casoria e parte la sperimentazione

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CASORIA – Attraverso un comunicato apparso sul sito istituzionale di Casoria, si legge tutta la volontà di quest’amministrazione, del sindaco Pasquale Fuccio, congiuntamente all’assessore alla cultura Fabio Esposito è quella di arricchire il centro di Casoria con uno spazio fruibile ai cittadini in maniera pedonale, in modo che, approfittando delle stagioni miti, tutti i cittadini possono passeggiare in tutta sicurezza per le strade di Casoria, apprezzandone il paesaggio.

“Nell’ambizioso progetto di valorizzare la mobilità sostenibile (pedonale e ciclabile) a fronte dell’utilizzo dei veicoli, l’ amministrazione intende pedonalizzare alcune strade della città in via sperimentale per le domeniche da maggio fino a settembre. Il Sindaco congiuntamente alla Giunta pertanto invitano i soggetti interessati a presentare proposte di spettacoli, iniziative ed eventi finalizzate ad attrarre donne uomini e bambini a godere nel migliore dei modi possibile la propria città e nello specifico le aree pedonali. Possono partecipare alla selezione soggetti quali Imprese, Associazioni, Enti, Consorzi, Fondazioni in forma singola o associata, purché in regola con la normativa vigente, operanti nel settore di riferimento e con esperienza nella organizzazione e nella gestione di eventi, documentata ed esplicitamente segnalata nel curriculum. Le proposte dovranno essere sostenute, senza prevedere alcun onere per il Comune di Casoria. Nulla sarà dovuto a titolo di rimborso spese per le proposte presentate. Gli artisti potranno eventualmente richiedere una sottoscrizione volontaria al pubblico astante. Il comune potrà garantire, esclusivamente un sostegno sotto forma di promozione dell’evento, mediante la pubblicazione del calendario sul proprio sito web e tramite mailing e attività di ufficio stampa e comunicazione sul programma complessivo e di allestimento del sito. Ciascuno operatore dovrà provvedere ad allestire l’evento con proprie attrezzature. Ai fini della valutazione della proposta è necessario: illustrazione dell’attività, finalità e obiettivi, descrizione dell’allestimento degli spazi, eventuali preferenze di date di svolgimento, curriculum dell’Impresa, dell’Associazione, Ente, Consorzio, Fondazione.

Le proposte dovranno essere indirizzate al Comune di Casoria Assessorato cultura via mail all’indirizzo protocollo@pec.comune.casoria.na.it entro il giorno 11/05/2017, recando come oggetto “proposte per la realizzazione di isole pedonali“

Per informazioni è possibile contattare segreteria del sindaco dalle 10,00 alle 13,00 al numero 081.705.32.61″

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Casoria, un topo nell’Istituto Comprensivo Moscati-Maglione

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“C’è un topo nella scuola”, è il messaggio che circola in queste ore nella chat whatsapp delle mamme dei bambini e delle bambine che frequentano l’Istituto Comprensivo 2, Moscati-Maglione, sito in via Martiri d’Otranto a Casoria (Na).

Foto e video sono eloquenti. Un roditore, di medie dimensioni, passeggia indisturbato tra le reti di ferro della finestra di una classe prospiciente il cortile dell’istituto scolastico casoriano. Poi, eccolo inerme – senza vita – riverso sul suolo a pancia in su.

Quel topo, passato a miglior vita, sta – a sua insaputa – gettando il panico tra i genitori che pensavano di mandare i propri figli in un posto “sicuro” lontano dai pericoli.
Il video e la foto sono di qualche giorno fa, in uno dei pomeriggi in cui i bimbi dell’infanzia sono in procinto di uscire dalle loro classi.

L’Asl Napoli 2 Nord ha in programma per il 24 dicembre, così come ha ufficialmente comunicato, la disinfestazione, disinfezione e la derattizzazione delle scuole pubbliche primarie e secondarie del comune di Casoria.
I genitori saranno disposti ad attendere?




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Casoria

Santo ucciso, il 17enne confessa: “Mi hanno sporcato le scarpe di 500 euro, me la sono presa”

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Confermata la versione della scarpa sporcata: Luigi, il 17enne di Barra accusato dell’omicidio di Santo Romano, ucciso a San Sebastiano al Vesuvio nella notte tra venerdì e sabato.

Avevo le scarpe griffate Versace, le ho pagate 500 euro, me le hanno sporcate e me la sono presa” – queste le parole del minore reo confesso dell’omicidio, rese note da Il Mattino. Da un banale pestone, dunque, sarebbe scaturita la lite, degenerata nel sangue.

C’è un video agli atti dell’inchiesta che mostra gli ultimi istanti di vita di Santo: dopo la discussione il ragazzo si sarebbe allontanato dalla Smart con a bordo il 17enne poi pare tornare indietro, quasi come se cercasse ancora un chiarimento. Pochi metri e una torsione del corpo, come se stesse per lanciare un oggetto, sarebbero bastati per scatenare il panico: il giovane calciatore è stato freddato con un colpo di pistola al petto.

In queste ultime ore è, inoltre, emerso che Luigi poco prima avesse litigato con un altro coetaneo. C’è la testimonianza di un ragazzo che racconta di averlo visto puntare la pistola alla gola del rivale, posizionando l’arma sotto il mento.

“Sì ho litigato con un altro ragazzo prima di uccidere Santo Romano ma non ho mai estratto la pistola” – avrebbe dichiarato il 17enne, confermando la lite. Un tassello in più che sembra far presagire la chiara intenzione di trovare un pretesto per far esplodere la violenza, avvalorata già dal semplice fatto di uscire di casa con una pistola in tasca.

Poi l’ultima drammatica scena raccontata da un’altra testimone: “Ho visto Santo alzare la maglietta e mostrare il buco che aveva al petto”.

La fidanzata e gli amici, intanto, negano la versione fornita dal legale del 17enne: Santo è la vittima, non aveva aggredito nessuno, non ci sarebbe stato nessun pestaggio e nessuna spallata da parte sua. Avrebbe compiuto un gesto con la mano come per lanciare qualcosa (senza lanciare di fatto nulla). E in nessun caso il gesto folle di premere il grilletto di una pistola contro un ragazzo di 19 anni sarebbe giustificabile ed è assurdo che si faccia passare come una “reazione di difesa”.

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Casoria, finiscono a coltellate per le damigiane di vino: arrestate due persone

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Dalle parole ai fatti il passo è stato breve.

Al centro della contesa – iniziata a parole e poi finita a coltellate e a colpi di spranga – la proprietà di alcune damigiane di vino.

Due uomini, si tratta di due cognati, finscono in manette; altri due uomini (altri due cognati) e una donna, che è la sorella di due dei contendenti, finiscono in ospedale.
La vicenda è accaduta a Casoria, nel Napoletano.

I protagonisti, tutti incensurati, hanno rispettivamente 61, 66, 56 e 65 anni gli uomini, mentre la donna ha 58 anni. La controversia nasce poco prima di cena. Al centro della lite la proprietà di alcune damigiane di vino. Non si arriva a una soluzione sul problema fiaschi e la discussione sfocia nel sangue. Poco prima dell’arrivo dei carabinieri i quattro cognati se le danno di santa ragione e interviene anche la donna.
Il 61enne afferra un coltello e sferra due fendenti nel fianco del cognato 56enne. Il terzo cognato – il 66enne – impugna una spranga in ferro e colpisce alla testa il quarto parente, il 65enne.
Durante la lite viene ferita anche la donna, per lei un braccio fratturato.

I feriti ne avranno per 30 e 10 giorni. Le armi sono state sequestrate mentre i due assalitori sono stati arrestati. Gli indagati devono rispondere di tentato omicidio e sono stati trasferiti in carcere.

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