Cardito

CARDITO, il sindaco: Abbiamo fermato le ruspe, le case abusive sono salve

Pubblicato

il

CARDITO – Proprio ieri il sindaco Cirillo attraverso la sua fanpage ufficiale ha esposto la sentenza del Tribunale di Napoli, prima sezione penale, che sul tema degli stabili abusivi, acquisiti al patrimonio comunale e sottoposti ad ordinanza di abbattimento.

Praticamente la sentenza è destinata a fare giurisprudenza poiché si parte da un ricorso fatto dal legale di una cittadina carditese che aveva subito una sentenza di abbattimento e che nella sua opposizione si è servito proprio alla Delibera di Consiglio n.120 del 19/09/2016, la quale recepiva proprio l’art.1 comma 65 della legge regionale 5/2013 che ampiamente abbiamo trattato nelle nostre pagine di Minformo.

Un’ottima vittoria per quest’amministrazione che oltre a rispettare la legalità sul proprio territorio è stata anche molto attenta al buon senso, infatti il primo cittadino carditese, si è ispirato proprio al buon senso quando insieme alla sua maggioranza ha recepito il famoso comma 65, proprio perché sul territorio carditese, in effetti, non è stata mai fatta una vera e propria speculazione edilizia, ma si sono registrate solo edificazioni familiari messe su con i sacrifici di una vita da parte dei proprietari ed è proprio in virtù di questo principio che l’amministrazione Cirillo ha voluto fortemente salvare quelle case.

Una vittoria condivisa anche dalle opposizioni, rivendicando una forte collaborazione in fase di votazione in Consiglio Comunale, e menomale che il cittadino italiano medio ha la memoria corta, se no sarebbe un male, specialmente se ricordasse che un consigliere come Marco Mazza consigliere di maggioranza a fase alternata, addirittura arrivò alle dimissioni da presidente della Commissione Urbanistica, quando contestava appunto l’adozione del comma 65, anche se poi, da buon politico, ufficializzò le sue dimissioni con altre motivazioni. Ma a fare chiarezza, logicamente e fortunatamente sul territorio carditese c’è sempre la stampa libera ed indipendente.

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Popolari

Exit mobile version