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CAIVANO, caso rifiuti: se solo ci si informasse un po’ di più

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CAIVANO – Per ragioni molto pragmatiche Minformo ha deciso di tacere sull’emergenza rifiuti che oramai, in Campania, riguarda solo il Comune di Caivano. Tutti si sono divertiti a poggiare i polpastrelli sulla tastiera, per la maggior parte dei casi, senza che questi venissero comandati da impulsi elettrici generati da neuroni attivi.

Per chi volesse fare una giusta informazione sul territorio, sarebbe opportuno prendere informazioni da tutte le parti in causa come abbiamo fatto noi di Minformo prima di sparare a pallettoni contro chi, gettando i dadi, si pensi sia il responsabile. Ma andiamo per ordine.

Si è detto in tutte le salse, su queste pagine, che la gara sui rifiuti è finita male perché è cominciata male, pubblicato il bando in fretta e in furia perché a decidere doveva essere il dirigente, allora Vito Coppola, che presenziava una commissione di esperti e non la centrale di committenza come voleva la legge a partire dal 1 Novembre 2015. Dopo un po’ si scopre che la gara è stata affidata alla Buttol srl con un escamotage interpretativo della commissione, pur non avendo i requisiti. Il TAR entrando nei meriti del ricorso, ormai respinto, presentato dalla seconda arrivata (Tekra ndr), consiglia al Comune di annullare la gara in autotutela. Da allora comincia il braccio di ferro tra Coppola e il sindaco Monopoli, il primo vuole che si firmino i contratti in favore della vincitrice, il secondo vuole che si rescinda il contratto con la Buttol srl che attualmente la vede come ditta appaltatrice in regime di proroga.

A distanza di mesi da quella famosa sentenza, le firme sui contratti non ci sono ancora, la segretaria a quanto pare si rifiuta di prendersi le responsabilità e vorrei vedere qualcun altro al suo posto, il sindaco che non ha nessun potere d’indirizzo per obbligare il dirigente a rescindere il contratto, come invece scrive qualcun altro a cui mancano anche le basi di diritto amministrativo, decide di rimuovere Coppola e rimpiazzarlo con Raffaele Celiento, già dirigente all’ambiente durante l’amministrazione Falco, che immediatamente, subito dopo il suo insediamento è stato raggiunto da un atto di indirizzo del sindaco Monopoli che lo invita ad indagare se ci sono tutti gli estremi per una rescissione contrattuale con la Buttol srl, visti i tanti disservizi e le sue inadempienze, sia verso il vecchio che il nuovo capitolato, inadempienze denunciate anche dai suoi stessi dipendenti, che alleati di e con nessuno, ma spesso usati, hanno l’unica colpa di operare in condizioni disumane e queste condizioni, certamente non sono attribuibili all’attuale amministrazione visto che nessuno al posto della stessa si può fidare di una ditta inadempiente che causa disservizi sul territorio.

Premesso che il sindaco Monopoli, come lo si può notare anche dal suo profilo social, ha denunciato tutte le anomalie del caso, il dirigente Celiento dal canto suo ha scritto all’ufficio Affari Legali diretto dalla D.ssa Ida Carrara, per avere un parere legale certo sia sull’iter burocratico adottato dal dirigente Coppola, sia sull’esito di gara in riferimento anche a quanto scritto dal TAR. Se la sentenza della D.ssa Ida Carrara apparirà certa e definita, si farà ciò che certificherà l’organo legale interno, se invece, la risposta del settore affari legali dovesse avere un peso specifico blando, allora Celiento si vedrà costretto a porre le stesse domande ad un amministrativista esterno che decreterà poi la linea da adottare.

Altra nota dolente è il calcolo errato che è stato fatto dal settore finanziario che ha stabilito la copertura mensile del costo della raccolta rifiuti, tenendo conto della cifra imponibile e non quella lorda, questo fatto fa registrare un errore di cinquecentomila euro sul bilancio, errore che è uscito fuori dopo che il dirigente del settore finanze si è destato dal torpore, incolpando il sindaco di avergli dato via libera al calcolo anomalo ma che allo stato attuale non può dimostrare, non avendo nessun indirizzo a firma del primo cittadino.

Questo è quanto, si facciano avanti adesso quelli che danno torto al sindaco quando dichiara che l’incompetenza sta nei settori comunali.

 

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