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CAIVANO, Monopoli si vanta per la vendita delle case e poi non paga la corrente

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CAIVANO – Nell’ultimo Consiglio Comunale svoltosi Giovedì scorso ad una domanda fatta sul bilancio dal consigliere Angelino, il sindaco Monopoli nella sua risposta, illustrando il suo bilancio stabilmente riequilibrato presentato e al vaglio del Ministero, ha illustrato molto meticolosamente come la sua amministrazione sia stata brava ad alienare ben 45 appartamenti dei 150 di proprietà del Comune al Parco Verde e di conseguenza come grazie al lavoro svolto da lui e dalla sua giunta, nel bilancio cominciano a rientrare fondi finora sempre dichiarati ma mai incassati e fino a qui nulla quaestio.

Mentre il sindaco illustrava con tanta solerzia quanto descritto ai consiglieri di maggioranza davanti ai presenti, forse si dimenticava che contestualmente quei cittadini caivanesi che hanno avuto la possibilità di riscattare la loro casa al Parco Verde, insieme a tutti gli altri che la casa non l’hanno ancora riscattata o che non sanno neanche se la stessa può essere chiamata casa, non possono usufruire dell’ascensore poiché il settore Finanze si è dimenticato o forse è impossibilitato a pagare le bollette di energia elettrica e così i contatori condominiali al Parco Verde hanno subito la limitazione sull’erogazione che permette di accendere la luce nelle scale ma non di poter usufruire dell’ascensore.

I condomini del Parco Verde ci fanno sapere che per “grazia” ricevuta da parte della compagnia di energia elettrica, l’ascensore ove sono presenti cittadini con handicap è usufruibile poiché la stessa compagnia ha lasciato inalterata l’erogazione di energia elettrica.

La nostra testata è sempre attenta ai problemi delle città a Nord di Napoli e come sempre dà voce a chi finora non l’ha mai avuta e se è vero che condivide alcune lotte intraprese dal primo cittadino caivanese, questa volta non può fare a meno di tirargli le orecchie per questa grave mancanza, poiché un sindaco non può discernere da un principio fondamentale, quello che nessuno deve rimanere indietro.

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