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Tante le domande che avremmo volute porre al sindaco di Casoria; ma i tempi serrati del web impongono una rigorosa cernita per contenere i tempi della messa in onda . Poco male: questo incontro col primo cittadino vuole essere solo il primo di una serie di appuntamenti; almeno questo è l’auspicio.
A sette mesi dall’insediamento della nuova giunta sono tanti gli spunti, gli argomenti da trattare, anche delicati; tante le polemiche su atti considerati, dalle opposizioni, inefficaci o inadeguati; tante le critiche piovute sul suo operato, in molte circostanze bollato, dagli avversari politici, poco trasparenza e talora più di facciata che di reale utilità sociale.
A telecamere spente il dottor Fuccio è uomo cordiale e bonariamente guascone: ironico, arguto, il nostro è interlocutore schietto che non rinuncia alla battuta piccata. Il sassolino dalla scarpa te lo becchi dritto in fronte: ci sta. Noi di Minformo, anche forse per “lontananza geografica” da Piazza Cirillo, non siamo mai stati troppo teneri o condiscendenti con il suo operato, fin troppo critici (o “incauti” a seconda del punto di vista). Ma da persona intelligente e politico navigato, il Primo Cittadino ha sempre schivato il colpo con considerevole aplomb. È dipinto come un tipo permaloso, che perde facilmente le staffe: eppure, la storia di questi mesi ce lo insegna, ha saputo incassare sempre con grande senso del ruolo, con l’intelligenza di chi conosce bene la selva politica, le insidie della vetrina pubblica: un mondo che non è un posto per gli incontinenti dell’ ego o quelli fragili di psiche, uomini/donne formidabili che magari confondono il consenso con una puerile autoreferenzialità. Si avverte l’esigenza (definiamola deontologica) di riconoscere al primo cittadino un giusto diritto di replica: la necessità di “riequilibrare” un’impostazione troppo sbilanciata, al fine di garantire un’informazione libera, imparziale; che conceda a tutti la possibilità di esprimere il proprio punto di vista e al lettore attento di disporre di tutti gli elementi per formarsi un proprio giudizio.
Dinanzi alle telecamere il nostro sindaco sfoggia una dialettica impeccabile, mostrandosi equilibrato, misurato, istituzionale: mai a corto di argomenti, convinto del proprio operato e convincente nell’esposizione, comunque abile ad eludere qualche piccola grande “insidia” e liquidare la faccenda, quando scomoda, con scientifica conduzione dei tempi e dei modi, soppesando le parole e dispensando, in maniera funzionale, le tipiche formule di rito. Come quando gli viene chiesto se potesse finalmente spiegare il repentino rifiuto dell’Arch, D’Onofrio all’incarico di Assessore (ora ricoperto dalla Dott.ssa Riccardi ) o se avesse chiarito “l’equivoco“ con il proprio assessore all’ambiente, Il dott. D’Anna, in merito al fitto economicamente svantaggioso di due spazzatrici.
Non vogliamo però svelare anticipatamente i contenuti dell’intervista che a breve sarà visibile sulla nostra pagina web.