LONDRA – Viene da Acerra uno dei più giovani consultant – ruolo corrispettivo al primario – di Londra, Pierluigi Vergara questo è il suo nome, egli ha 35 anni e da tre anni lavora all’Addenbrooke’s Hospital di Cambridge, uno tra i più prestigiosi ospedali universitari al mondo. Uno dei tanti motivi che l’ha costretto ad emigrare è il fatto che in Italia, difficilmente lasciano spazio di carriera ai giovani, infatti in un’intervista rilasciata a Vesuvio Live, Pierluigi asserisce: «Se fossi rimasto a Napoli a quest’ora è probabile che sarei ancora ad iniziare. Oggi, a 35 anni eseguo 200 interventi l’anno, ho liste operatorie indipendenti, gestisco ambulatori e sono responsabile di specializzandi che ho il compito di formare. Sono andato via dall’Italia perché sapevo che in Inghilterra avrei potuto imparare e fare esperienze neurochirurgiche di alto livello».
Dopo le sue dichiarazioni è diventata una vera e propria star del web, infatti le sue interazioni sono quasi quotidiane passando il tempo a interagire con i suoi fan e lamentando anche qualche critica forse troppo feroce, infatti in un post pubblicato su facebook e menzionando la prima parte del coro napoletano scrive: «Un giorno all’improvviso – scrive sono – diventato “famoso”, solo per aver fatto il mio lavoro con dedizione. Ho ricevuto centinaia di richieste di amicizia, centinaia di messaggi di auguri, congratulazioni, stima, orgoglio, affetto… e anche qualche insulto e offesa. Immagino che faccia parte dell’era moderna, dove tutti si sentono grandi a cliccare e liberi di giudicare gli altri. C’é perfino chi ha messo in dubbio il mio lavoro, giusto perché Google ha tradotto “consultant” in “consulente”. Continuerò con passione, coraggio ed onestà a fare il mio lavoro, indipendentemente dai facili giudizi. E se tutti facessero così, vivremmo in una società migliore». E citando Paul McCartney, chiude con un secco «All the best».
Pierluigi Vergara, come si legge su “Il corriere del Mezzogiorno”, ormai è un vero e proprio idolo di Acerra, un orgoglio cittadino al punto tale che anche il sindaco Raffaele Lettieri gli spedisce una lettera di congratulazioni: «Le scrivo con orgoglio – si legge – semplicemente e sinceramente per riconoscere la sua professionalità e la sua umanità. E’ sempre stato forte il suo impegno ed è sempre stata tanta la passione investita nel suo percorso di vita e di studio, con estrema professionalità e preparazione. A nome mio, della Giunta, del Consiglio comunale e di tutta la città di Acerra, mi congratulo per la sua carriera, che sta portando lustro alla nostra comunità – questa rimane sempre la sua casa – all’intera città, a tutta la Campania e all’intero paese. Il suo lavoro rappresenta un incoraggiamento per tutti noi, soprattutto per i tanti giovani che, lavorando in silenzio e con molti sacrifici, dedicano tempo e passione al loro impiego, allo studio, alla ricerca e alla medicina».
Al di là dell’orgoglio nostrano, la storia di Pierluigi fa molta rabbia, fosse solo per il fatto che è un’ulteriore dimostrazione dell’impossibilità di far carriera in Italia per i giovani laureati.