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FESTIVAL DI SANREMO, buona la prima per MARIA DE FILIPPI: Ferreri, Ron e Clementino a rischio

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SANREMO– Buona la prima per Maria De Filippi che rompe il ghiaccio e lo fa con lo stile e l’ironia che le appartiene. Coppia che sui social piace, quella composta dalla ‘signora di Mediaset’ con il conduttore e direttore artistico Carlo Conti.

Ad esibirsi, nella prima puntata: Giusy Ferreri, Fabrizio Modo, Elodie, Lodovica Camello, Fiorella Mannoia, Alessio Bernabei, Al Bano, Samuel, Ron, Clementino ed Ermal Meta.

Grande apertura con Tiziano Ferro che ricorda Luigi Tenco a 50 anni dalla scomparsa poi la magia con Carmen Consoli che torna sul palco del Festival, questa volta ospite, ed incanta il duo con l’ultimo singolo di Ferro: “Il Conforto”, singolo estratto dall’album “Il mestiere della vita”.

Ma ancora bellezze tutte al maschile con la classe di Raul Bova e l’esplosività di Ricky Martin. Finale dedicato alle donne, con l’esibizione dei Clean Bandit e l’ospitata di Diletta Leotta, la bellissima giornalista sportiva di Sky, volto della serie B.

A spiazzare, ma in realtà non più perché ormai noto il suo talento, Paola Cortellesi che assieme ad Antonio Albanese si sono cimentati in un madley musicale in cui hanno strappato sorrisi e presentato il film che la prossima settimana sarà al cinema: “Mamma o papà”.

Lo spazio dedicato agli eroi d’Italia e poi Maurizio Crozza (che non le manda a dire), contornato dall’imitazione di Bob Dylan (a cura di Ubaldo Pantani) e poi lo sport con gli altissimi Valentina Diouf e Marco Cusin.

Tre i nomi a rischio di questa serata: Giusy Ferreri, Ron e Clementino. Questa sera la seconda serata del Festival di Sanremo.

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A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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