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A Davos era presente il fondatore di Alibaba Jack Ma, che ha ci invita a una riflessione abbastanza acuta.
Jack Ma è un imprenditore cinese attivo nel settore del commercio online. È il fondatore e presidente di una fra le maggiori compagnie di commercio online, la Alibaba Group. Nel 2010 fu selezionato da Forbes come uno degli “Eroi della filantropia nell’Asia” per i suoi contributi per l’alleviamento della povertà. A novembre 2015 è il secondo uomo più ricco della Cina, e 29º uomo più ricco al mondo, con un patrimonio totale di oltre 23 miliardi di dollari. Nel 2016 Forbes lo colloca al quinto posto nella classifica degli uomini più ricchi del mondo con un patrimonio stimato di 63,7 miliardi USD.
In Sintesi il suo discorso.
“La globalizzazione sembrava una strategia perfetta per gli USA. Il loro discorso era questo: noi ci teniamo la proprietà intellettuale, la tecnologia e il marchio, e lasciamo il resto del lavoro ad altri paesi.
Le multinazionali americane hanno incassato milioni e milioni e milioni di dollari dalla globalizzazione. Quando mi sono laureato all’università ho provato ad acquistare un cercapersone. Costava l’equivalente di 250 dollari, io ne guadagnavo 10 al mese come insegnante. Ma il prezzo per produrlo era 8 dollari. IBM e Microsoft facevano più utili delle più 4 più grandi banche cinesi messe insieme, dove sono finiti quei soldi?’
Trenta anni fa le compagnie americane di cui i cinesi avevano sentito parlare erano Ford e Boeing. Oggi sono nella Silicon Valley. E a Wall Street, dove sono stati investiti tutti i profitti. La crisi finanziaria ha cancellato 19,2 trilioni di dollari, e ha distrutto 34 milioni di posti di lavoro. Immaginate cosa sarebbe successo se quei soldi fossero stati investiti nel Midwest, per sviluppare industrie e infrastrutture, e soprattutto educazione per chi non se la può permettere? Io sono stato respinto da Harvard e me la sono dovuta cavare da solo.
Non sono gli altri paesi a rubarvi il lavoro, è colpa della vostra strategia. Siete voi che non avete distribuito i profitti nel modo giusto.
Negli ultimi 30 anni l’America ha avuto 13 guerre al costo di 14 trilioni di dollari.
Cosa sarebbe successo se essi avessero speso parte di quei soldi per costruire infrastrutture, aiutare impiegati e operai?”