Questo mondo ruba i sogni dei bambini.
Questo mondo impazzito, delirante, dissennato, caotico, che rende inestricabile il cammino di ogni uomo.
Questo mondo, assassino di se stesso, che fagocita tutto ciò che è vita, che insegue i suoi figli come fossero ripugnanti esseri che nulla hanno a che fare con la sua esistenza.
Questo mondo che assomiglia sempre di più ad un abisso infernale, che crea e disfa i suoi miti come ghiaccio al sole, che trasforma gli animi gentili in genuflesse sofferenze, che non ha gratitudine per l’esistente e il vivente, per le sofferenze e gli strazi dell’umana specie, che dell’umano, ormai, ha solo una stanca percezione.
Questo mondo che non potrà mai pronunciare la frase: “la guerra è finita”, ma potrà sempre solo dire “una guerra è finita”. Perché, questo mondo, da quando ha iniziato il suo primo respiro non ha mai riposto le armi per un solo giorno.