Cultura e spettacolo

Renato Zero e l’amore per Napoli, niente Sanremo

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Sul palco dell’Ariston, tra i ventidue big della canzone italiana, non ci sarà Sal da Vinci che avrebbe dovuto interpretare la canzone scritta da Renato Zero. Il brano, dal titolo, “Nanà”, è un vero inno d’amore per Napoli ma non sarà in lizza tra i concorrenti in quanto bocciato dai selezionatori.

L’esito della valutazione ha suscitato più di qualche dubbio nel cantautore romano che interviene: “Sono in…cacchiatissimo, diciamo così. Non per me, non per la canzone, e nemmeno per Sal, con cui ho composto gran parte del suo nuovo disco”. Poi continua lo sfogo con le parole rilasciate al Mattino: “Avevo scritto, in questo momento, un inno d’amore per Napoli città aperta, Nanà appunto: possibile che non meritasse di essere tra i 22 brani scelti? Tutti migliori del mio? Tutte voci migliori di quella di Sal?”. 

Infine un pensiero doveroso dedicato a Napoli: “Napoli è stata capitale musicale, e lo è ancora, in qualche modo, basti pensare che io in tour mi porto i Neri per Caso, un percussionista del calibro di Rosario Jermano, e ogni volta che può mi raggiunge Sal Da Vinci. È possibile che Napoli non abbia uno spazio adatto? È possibile che i governanti che si sono succeduti non abbiano pensato che costruirne uno fosse una priorità, culturale come economica? È come la storia di Fonopoli: la mia cittadella della musica non l’hanno voluta, poi si sono ritrovati circondati dai prodotti dei talent show”.

 
 

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