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POLITICA

CARDITO: Chiacchio contro le assunzioni a tempo indeterminato all’ufficio Tecnico e al Finanziario

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Cardito – Assunzione a tempo indeterminato di un dirigente all’ufficio tecnico e uno al Finanziario, è scontro in maggioranza. 

Spiega Pasquale Chiacchio, consigliere neo approdato tra le file del gruppo misto, dopo aver lasciato la maggioranza : “Da quanto emerge in queste ore, arrivano all’orizzonte ombre e sospetti. Infatti, il sindaco ha annunciato che farà partire sul personale una serie d’iniziative, tutte insieme, in modo da orientare la polemica sull’assunzione di staffisti e nascondere dietro quella polemica le vere operazioni politiche, chiamiamole così, che non rientrano nella sfera dell’efficienza amministrativa: l’assunzione di un dirigente all’Utc a tempo indeterminato”. 

Secondo Chiacchio la maggioranza vuole che la polemica dell’opinione pubblica si svolga proprio sugli staffisti, tentando di  “coprire” le vere operazioni: assunzione a tempo indeterminato del dirigente all’ufficio Tecnico comunale e di un dirigente all’ufficio Finanziario. Commenta Chiacchio: “Con tutto quello che è accaduto a Cardito in questi anni e pure nelle ultime settimane, nei settori più spinosi dell’Ente locale, non c’è da stare sereni. La priorità del Municipio non sono le assunzioni di dirigenti a tempo indeterminato e personalmente sono pure contrario perché ogni sindaco che arriva deve avere la possibilità di valorizzare professionisti di sua fiducia. Sbagliato tentare di blindare i due settori più importanti della macchina amministrativa”.

In seguito Chiacchio, si rivolge a Marco Mazza ed Enzo Amirante, assenze di spicco, tra le file della maggioranza, all’ultimo consiglio comunale, dove all’ordine del giorno c’èera proprio la discussione sulle assunzioni : “La politica sul personale dell’amministrazione è stata sempre un punto di discordia nella stessa maggioranza. Si pensi alle parole durissime nel contestare le decisioni assunte dalla vera “cabina di regia” della coalizione di governo sul personale dette in aula dai consiglieri Marco Mazza e Enzo Amirante, i quali sicuramente saranno coerenti con le loro dichiarazioni e le loro denunce contro gli sprechi e contro decisioni che non vanno nell’interesse collettivo”.
Conclude Chiacchio: “Sono convinto che l’influenza non fermerà gli spiriti liberi di chi pensa solo al bene di Cardito. In aula mi sono astenuto ribadendo di essere favorevole all’assunzione di personale a tempo determinato nello staff a patto che si privilegino delle professionalità riconosciute. Mentre ero e resto contrario sulla decisione nefasta di voler tentare di blindare l’Ufficio tecnico e l’ufficio Finanziario. Questa operazione va scongiurata”.  

Politica

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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Dal Mondo

Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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