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Cronaca

NAPOLI: 38 pc rubati in una notte da una scuola. “Ladro di futuro” arrestato

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Napoli – Fondamentale la videosorveglianza per quest’indagine che ha portato all’arresto di un uomo di 41 anni. Era la notte del 2 agosto quando con un crick era riuscito a sollevare l’inferriata che proteggeva una finestra a piano terra, per poi introdursi nell’istituto tecnico commerciale ‘Augusto Righi’, sul viale Kennedy a Fuorigrotta.

Così l’uomo ha perlustrato l’intera scuola, aula per aula, in tutto 38 aule, per scassinarne le cattedre da cui rubare 38 computer, uno per stanza. Su quei computer i docenti aggiornano i registri, annotano e dirigono tutta la didattica.

I carabinieri della stazione di Fuorigrotta hanno acquisito i filmati del sistema di videosorveglianza dell’istituto e iniziato l’analisi dei fotogrammi. Così sono riusciti ad individuare che all’autore del furto mancano il medio e il pollice della mano sinistra, e ha un’andatura claudicante, tanto da aver bisogno di camminare con una scarpa ed una pantofola, perfino durante l’esecuzione del furto. Da qui è nata un’azione di servizi di controllo del territorio, con cui i carabinieri sono riusciti a restringere la rosa dei sospetti e ad identificare l’uomo. Si tratta di Luigi Brusco, quarantunenne già noto alle forze dell’ordine. In seguito alla perquisizione nella sua casa, sono stati recuperati gli stessi vestiti e calzature usati per mettere a segno il colpo che è durato un’intera notte. Questi, insieme alle sue problematiche fisiche, sono stati proprio gli elementi che hanno portato il gip di Napoli all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. Mentre continuano le indagini per cercare di recuperare la refurtiva e verificare se Brusco sia coinvolto in episodi simili che hanno riguardato altre scuole, i carabinieri  hanno tradotto l’uomo ai domiciliari, così come disposto dal giudice.

 

Cronaca

Paura ad Aversa, rissa tra ragazzini in zona Seggio: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto ieri sera ad Aversa, dove si è consumata una rissa tra due gruppi di ragazzini.

Secondo le prime informazioni, il primo gruppo era in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’alcol, quando si è incrociato con l’altro gruppo dando vita ad una rissa. Il motivo sarebbe la richiesta di una sigaretta da parte del primo gruppo, ma al rifiuto dell’altra banda si sarebbe scatenata una furiosa discussione con calci e pugni ai membri secondo gruppo.

Pertanto le vittime sono tutte minorenni e hanno sporto denuncia ai carabinieri per i fatti accaduti in zona Seggio. Indagini in corso per rintracciare i responsabili.

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Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

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Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

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Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

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