Sant’Antimo – Tra il mese di settembre ed ottobre ha avanzato richieste estorsive ad un imprenditore, con modalità sempre diverse. I carabinieri della locale Tenenza hanno sottoposto a fermo Antimo Iavazzo, 28 anni detto “occhi a palla”, con le accuse di tentata estorsione aggravata dal metodo e da finalità mafiose. Il giovane è sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno a Sant’Antimo, ed è ritenuto contiguo al clan “Puca” operante nella cittadina.
In un’occasione ha chiesto alla vittima “una mano” a livello economico perché era appena uscito dal carcere. Una seconda volta gli aveva intimato che, a prescindere dalla sua disponibilità economica, avrebbe dovuto “restare a disposizione” per qualsiasi esigenza di liquidi. Ancora: gli aveva intimato di passare in un negozio a pagare la cucina che aveva appena acquistato. Poi, anche di assumerlo nella sua società con un incarico di rilievo. Nell’episodio che ha esasperato l’imprenditore, infine, lo ha addirittura seguito nel bar che frequenta, entrando in bagno dietro di lui e chiudendolo nei servizi per terrorizzarlo.
Al termine dell’attività d’indagine il 28enne è stato fermato. Il suo fermo è stato convalidato dal GIP di napoli, che ne ha disposto la permanenza nel carcere di Poggioreale.