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L’Argilla, una risorsa immensa – Introduzione ai suoi mille utilizzi

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Oggi ho rimesso gli occhi su questo piccolo ma utilissimo manuale sull’argilla, l’ho scoperto da un paio di anni, e da allora è sempre fonte di innumerevoli consigli per le cure di molteplici aspetti del nostro organismo.

L’argilla è una delle materie prime più antiche che l’uomo abbia mai usato. In tempi remotissimi, grazie alla morbidezza e alla plasticità che la contraddistingue, si producevano ceramiche e oggetti ornamentali per i più comuni usi domestici e decorativi.

Le prime notizie storiche sull’uso dell’argilla a scopo cosmetico, risalgono all’epoca dell’antico Egitto.

Durante l’epoca egizia, gli uomini agivano non in base ad un pensiero razionale, ma seguendo forme di conoscenze istintive, le stesse che permettevano loro di costruire le piramidi, e di avvicinare gli elementi della natura per curare la bellezza e le malattie. Quando gli antichi egiziani usavano l’argilla per curare un trauma, una slogatura o per far calcificare più in fretta un arto rotto, non sapevano che l’argilla fosse così ricca di silice e di alluminia, e che nella sua composizione sono presenti tanti altri metalli.

Tali conoscenze scientifiche appartengono alla nostra epoca. Nell’antichità gli uomini possedevano una conoscenza istintiva in base alla quale sapevano che usando una maschera di argilla su un arto rotto, se ne accelerava la calcificazione, così come gli animali sanno riconoscere grazie al loro istinto le erbe buone da quelle velenose.

Nel IV eV Secolo a.C. Ippocrate durava i dolori di vario genere con l’argilla.

Nel 1920, il famoso abate Kneipp la ripropose come una grande e potente medicina naturale, esprimendosi con queste parole: “L’argilla guarisce le infiammazioni, attira a sè la materia malata e putrida, guarisce le ferite e le ulcerazioni. E’ un eccellente medicamento per il mal di testa, di spalle , nelle infiammazioni, nelle intossicazioni, ecc.”

Una grande e luminosa personalità del nostro tempo, Gandhi, la usava sotto forma di cataplasma e ne raccomandava l’uso.

I tipi di argilla più usati in questo ambito sono:

  • Argilla ventilata, è fine ed impalpabile e di solito viene usata per uso interno
  • Argilla macinata, fine che ha una granulometria rispetto a quella ventilata, utilizzata per uso esterno.
  • Argilla macinata grossa, ha una pezzatura della dimensione di una noce mista a della polvere.

L’argilla ha un’azione polivalente che risiede nel fatto che essa è rimasta in uno stadio intermedio tra il liquido e il solido. L’argilla non si è raffreddata del tutto, perciò è morbida e plastica, due attributi, morbidezza e plasticità, che rivelano la presenza di forze di calore al suo interno. L’argilla agisce beneficamente sia sull’apparato scheletrico rinforzandolo, grazie al calcio, sia al sangue modificandone la qualità grazie al ferro, e sia sugli organi e sulle ghiandole riequilibrandone le funzioni fisiologiche, grazie alla sua plasticità. Tale corrispondenza terapeutica tra l’argilla e le varie parti del nostro organismo erano già note nell’antica medicina.

Quest’articolo vuole quindi portare all’attenzione, l’approfondimento di metodologie, oggi ritenute alternative, ma in realtà facenti parte di millenni di utilizzi medicamentosi.

La natura ci offre mille risorse, impariamo a conoscerle.

 

 

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