In autunno le foglie perdono il loro colore e assumono un giallo/arancio più o meno brillante. Si sa che questo accade perché la clorofilla viene degradata e trasformata in un’altra molecola, e che nelle foglie diventano evidenti altre sostanze, antociani o carotenoidi, pigmenti rossi o gialli. Si sapeva anche che un enzima toglie alla clorofilla una molecola di magnesio e quindi ne impedisce l’attività, ma non si conosceva chi facesse partire il processo.
UN ATOMO IN MENO. Un gruppo di ricerca giapponese ha ora scoperto il gene che codifica l’enzima responsabile della degradazione della clorofilla, e ha pubblicato la scoperta sulla rivista scientifica The plant cell. Si chiama Stay-Green (“rimane verde”, abbreviato in SGR) e l’enzima da esso prodotto è l’Mg-dechelatasi.
Questa molecola toglie alla clorofilla l’atomo di magnesio (Mg), la trasforma in un altro composto (feofitina a) e lascia nelle foglie spazio ad altre molecole che infine cambiano il colore del mondo e trasformano i boschi autunnali in una sinfonia di colori.
LEZIONE DI GENETICA. Il gene SGR ha anche un senso storico, perché è uno dei geni studiati da Gregor Mendel (il monaco boemo che ha scoperto le leggi delle genetica) nei suoi esperimenti sui piselli verdi e gialli. Quando una mutazione “guasta” il gene SGR, questo non degrada più la clorofilla, che rimane nei semi lasciandoli verdi.