Arzano – La storia che ci racconta Marianna Bevilacqua è comune a molti giovani della provincia a nord di Napoli. Venticinque anni, vita da studentessa universitaria, corsi obbligatori da seguire che proprio non vanno d’accordo con disservizi dei trasporti: “Ad Arzano abbiamo la presenza di diversi dorsali di CTP, perché ci sono tre arterie principali e saremmo dovuti essere serviti da sette autobus, in realtà semplicemente i pullman non passano. Questo crea un problema per decine di studenti, lavoratori e per anziani”.
La tratta è coperta dalle linee T31, T32, T33, A20, A72, collegamenti necessari con la metropolitana per raggiungere i punti nevralgici di Napoli. Questo costringe molti ad attraversare la strada e tagliare la rotonda di Arzano, nodo cruciale del traffico, ma sprovvista di attraversamento pedonale, mettendo a rischio la vita delle persone costrette a scansare le auto come in un videogame. Gli automobilisti in quella arteria non si aspettano di trovarsi di fronte pedoni, spesso anche in tarda serata o di mattina presto, quando la visibilità risulta ancora più compromessa.
Continua Marianna: “Prima questa tratta della speranza la facevano più i giovani, adesso sono anche molto gli anziani che la percorrono, costretti ad aspettare in media due ore ad una pensilina dell’autobus”. Il popolo dei pendolari ha organizzato una petizione, commentando: “Corse garantite non ci sono, nemmeno quelle più importanti come le 8.00 del mattino o delle 17.00 la sera. Sarebbe auspicabile anche avere poche corse, ma sicure, in modo da avere la possibilità di organizzarci.
Molte fermate non hanno la pensilina, come in via Limitone. Marianna ricorda un episodio della scorsa estate quando ha visto in seria difficoltà alcune donne sui settanta anni che dovevano raggiungere una clinica di prevenzione nelle vicinanze, aspettare sotto un sole leonino per oltre due ore l’arrivo di un autobus: “Non è una qualità di vita auspicabile in un paese civile”.
Ieri sera ad Arzano si è tenuta un’assemblea cittadina sul problema trasporti. Presenti Antonio Andreozzi responsabile territoriale della CGIL e rappresentanti della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL e Sindacato Pensionati Italiani CGIL.
L’incontro ha partorito un comitato per dare vita ad una petizione cittadina per la richiesta di modificare una linea per collegarci al metrò collinare a Frattamaggiore e per chiedere la presenza di corse garantite. Conclude Marianna: “Seguiranno altre riunioni, e cercheremo di fare rete con i comuni limitrofi per far crescere ancora di più la nostra petizione”.