“Il nostro non è più un lavoro di supporto, ma una vera e propria sostituzione”, ecco il commento degli LSU di Crispano alla vigilia dell’assemblea dove domani saranno presentate al sindaco tutte le loro problematiche. Trentaquattro lavoratori socialmente utili e venti dipendenti comunali, a fronte di una cronica carenza di personale nei comuni. Infatti a Crispano, che conta circa dodicimila abitanti, si stima una carenza di almeno ottanta unità. Da oltre vent’anni assumono ruoli di responsabilità in ogni ufficio comunale, malgrado questo non hanno ancora alcuna garanzia sul futuro. Quando anche uno di loro è assente, si bloccano interi settori.
Commentano gli LSU: “Se il Comune avesse stabilizzato durante gli ultimi vent’anni, almeno uno di noi all’anno, adesso saremo tutti inquadrati. Invece non percepiamo fondi dal Comune, ma solo un contributo assistenziale da parte dell’Inps di circa cinquecento euro – continuano i lavoratori – Abbiamo stimato che la nostra pensione sarà di poco più di trecento euro al mese. Tuttavia siamo noi che portiamo avanti i servizi comunali”.
Paradossale il ruolo che devono svolgere le componenti femminili del Comune, che hanno avuto in sorte il ruolo di pulizia degli uffici. Tre sono le donne, e sono loro a dover pulire i locali del municipio in via Pizzo delle Canne e delle altre sedi comunali in piazza Trieste e Trento e della Biblioteca. Se una si ammala, non può essere sostituita, ma saranno in due a portare avanti il lavoro.
Concludono gli LSU: “Lo scorso mese di giugno è arrivata una comunicazione dalla Regione, dove si richiedeva al Comune di fornire un elenco delle figure che mancano. Noi chiediamo solo una stabilizzazione”.