Caivano

Vermi e larve caivanesi, viscidi e niente fatto nulla

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Bravo piccolo uomo, anzi, piccolo e basta. Perché all’uomo non si addice lo strisciare.

E tu strisci.

E tu hai una lingua biforcuta.

E tu sei viscido.

No, non sei un serpente. Tu sei una larva, di quelle che se si incontrano si schiacciano con un piede, così, senza fare tanto caso alla coscienza, così come si può calpestare il niente che rappresenti per te e per i tuoi famigliari.

Tu sei la pallina da ping pong che i ragazzi si palleggiano, inerme e inerte, ferma, impassibile. Ti lasci colpire senza difenderti, perché non puoi, sei una palla e basta. Alla fine del gioco, se ancora sei intera, vieni riposta in una scatola ad attendere di lasciarti ripercuotere.

Andrai avanti e indietro, passerai da una racchetta all’altra e godrai come una puttana prona per subire il servizio anale.

Bravo piccola larva.

Hai raggiunto il tuo obiettivo, scambiare soldi per idee, e ti farai pagare come tu fai quando indottrini ragazzini ignari, e quei soldi puzzeranno come le tue ascelle nelle notti insonni di afosi estati.

Eclissati se nemmeno hai il coraggio di rispondere al telefono.

Oppure abbi il coraggio di mostrarti per quello che sei, verme, abbozzo di essere umano, tentativo di parvenza vivente.

Ofide viscido che non sei altro.

Adesso bloccami sto cazzo!!!

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