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Ambiente

Affinchè Napoli abbia un Museo del Mare degno di una capitale”

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L’associazione amici Museo del Mare di Napoli lancia una petizione su chance.org affinché L’Amministrazione Comunale conceda in uso al Museo del  Mare di Napoli la struttura, nota come “la Porta del Parco”, sita a via Diocleziano (Bagnoli – Napoli), come premessa allo sviluppo culturale e turistico del territorio.

Il Museo del Mare di Napoli, dal 1994 è un centro di riferimento della cultura marinara e dal 2007 Museo di Interesse Regionale,  è una istituzione culturale che ha bisogno, per il suo patrimonio, la sua biblioteca e le sue iniziative, di maggiore spazio per sviluppare appieno le proprie potenzialità, per migliorare l’esposizione del patrimonio e permettere ai cittadini di Napoli di ritrovare e apprezzare le radici culturali legate al mare. Il Museo occupa attualmente circa 1000 mq dell’Istituto Nautico “Duca degli Abbruzzi”.

Il Museo del Mare di Napoli fa parte dell’Associazione dei Musei del Mare del Mediterraneo di cui il direttore   prof. Antonio  Mussari è membro del direttivo.

“Perché Napoli possa avere un Museo del Mare all’altezza di una capitale del Mediterraneo!”

Le persone interessate a questa nuova sistemazione sono oltre ai due firmatari della petizione, la prof. arch Elvira Romano, dirigente dell’Istiturto Nautico e presidente della fondazione THETYS – Museo del Mare di Napoli e il Prof. Antonio Mussari direttore del Museo del Mare di Napoli, i soci dell’associazione Amici del Museo del Mare di Napoli, gli esperti di storia marinara, tutti i napoletani appassionati di storia, di cultura e di arte ed in particolare tutti gli abitanti della Municipalità Fuorigrotta-Bagnoli.

Per chi volesse aderire alla petizione può farlo seguendo il link: Petizione Museo del Mare

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Attualità

Campi Flegrei, il piano per la messa in sicurezza: 56 interventi da eseguire nell’arco di tre anni

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Cinquantasei interventi per le infrastrutture pubbliche nell’area del bradisismo ai Campi Flegrei, da eseguire nell’arco di tre anni con fondi per 260 milioni di euro.

E’ il massiccio piano di lavori per la sicurezza presentato oggi dal Ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, in un incontro con i sindaci del territorio svoltosi a Pozzuoli.

La riqualificazione sismica riguarderà anzitutto gli edifici scolastici, ma anche strutture pubbliche di rilevanza nazionale come la casa circondariale femminile di Pozzuoli e l’Accademia aeronautica, ma anche il comprensorio logistico della Guardia di Finanza a Miseno e quello militare di Nisida.
Un altro capitolo è dedicato alle opere idrauliche, cominciando dagli interventi sulla rete fognaria e su quella idrica a Pozzuoli e Bacoli.
Poi la rete viaria: previsto un nuovo ingresso per la Tangenziale di Napoli, dall’abitato di via Cigliano a Pozzuoli, e il completamento dello svincolo di via Campana.
Infine nel porto di Pozzuoli è prevista una nuova darsena traghetti e saranno eseguite opere di livellamento dei fondali con la creazione di moli galleggianti temporanei. Completano questa prima fase del programma gli interventi per la messa in sicurezza di costa e costoni a Bacoli.

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Attualità

Campi Flegrei, diminuzione del bradisismo: solo 18 eventi registrati in una settimana

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Il bollettino settimanale dell’Osservatorio Vesuviano, relativo alla settimana dal 14 al 20 ottobre 2024, ha evidenziato un rallentamento dell’attività sismica nell’area dei Campi Flegrei, con soli 18 eventi registrati, rispetto ai 30 della settimana precedente.

Il terremoto più forte della settimana, si è verificato il 20 ottobre alle ore 18:22 ed ha raggiunto una magnitudo di 1.3 con profondità 3 km con epicentro localizzato al largo del golfo di Pozzuoli.

Il fenomeno del bradisismo, ovvero il sollevamento del suolo nell’area flegrea, prosegue, sebbene si osservi una riduzione nella velocità del sollevamento a partire da agosto 2024.

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Ambiente

Fonti rinnovabili, Star Energia: “col sole potremmo diventare esportatori netti di energia”

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“L’Italia è il paese del sole e del vento. Potremmo diventare esportatori netti di energia, eliminando le politiche assistenziali per il Mezzogiorno e raggiungendo una vera indipendenza energetica”.

E’ quanto afferma Mario Palma, CEO di Star Energia, una delle aziende italiane più attive nel settore delle energie rinnovabili, che sottolinea come nella realtà “l’indipendenza energetica si scontri con le politiche governative attuali, che sembrano favorire interessi legati alle lobby delle energie fossili e nucleari”.

Capita per l’energia fotovoltaica, che rappresenta oggi una delle fonti più diffuse e accessibili a livello globale, con numerosi Paesi che stanno investendo pesantemente su questa tecnologia per accelerare la transizione energetica, e l’Italia che, come evidenziato da Palma, è dotata di un potenziale solare ineguagliabile, specialmente nelle regioni meridionali, con un boom nell’installazione di impianti fotovoltaici negli ultimi anni; un boom cui non corrisponde però, a suo avviso, un’adeguata politica di Governo.

(fonte: Ansa)

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