Sembra che, almeno a Caivano, esista una casta dirigenziale che nessuno riesce a scalzare, una sorta di zoccolo duro che si rifà ai metodi della vecchia politica e tiene in scacco Sindaco e consiglieri, di maggioranza o di minoranza, non fa differenza.
Questi dipendenti con funzioni dirigenziali, hanno nelle mani il destino della città, fanno il bello e il cattivo tempo, decidono quali documenti si possono visionare attraverso le richieste di accesso agli atti e quali devono restare segreti per chissà quale misterioso motivo.
Qualcuno ha provato a richiedere alcuni decreti al dirigente bibliotecario e questi, nonostante la legge non glielo permetta, ha sancito che i documenti possono essere solo visionati.
Noi sappiamo per certo che la legge impone che tutti i decreti sindacali debbano essere pubblicati on line per essere letti, stampati, visionati e votati a un destino meno glorioso finendo in luoghi poco nobili, se il cittadino, una volta che li ha stampati, decide che quello è il loro posto.
Il Sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, ha ribadito, durante un intervento al gazebo del Movimento Caivano, che tale pratica è illegale e che tutti i documenti prodotti dalla macchina comunale, devono essere resi pubblici e, nel caso contengano dati sensibili, questi vengano pubblicati ugualmente oscurando gli stessi.
Evidentemente a Caivano i dirigenti devono ritornare a scuola, quella di buon senso e quella che gli insegni quali sono i diritti dei cittadini di cui sono dipendenti.
C’è tanto da ricostruire a Caivano, ad oggi pochi sono autorizzati a lanciare la prima pietra, quella che dovrebbe lapidare un sistema di favoritismi e egemonica sudditanza che dura già da troppo tempo.