Il vizietto dei furbetti e degli assenteisti nelle amministrazioni statali sembra non avere mai fine. A niente servono le figuracce dei colleghi già arrestati, indagati, sospesi e a cui è stato puntato il dito dai media nazionali e dai cittadini sempre più arrabbiati per questa situazione che persiste al di la di ogni repressione attuata.
Questa volta sotto i riflettori della giustizia sono finiti diversi dipendenti dell’ASL di Caserta.
EdizioniCaserta, il sito di informazione on line, pubblica i nomi dei lavoratori coinvolti in questo ennesimo scandalo.
Tra gli altri spicca un cognome noto ai Caivanesi, quello della preside definita “coraggio” da alcuni giornali e che combatte affinché, attraverso il dimensionamento scolastico, non le venga negato un plesso da dieci alunni che occupano uno spazio destinato a più di trecento ragazzi.
Infatti nell’elenco dei sospesi pubblicato dal giornale casertano, si legge il nome di certa Francesca Carfora, 49 anni, la quale, sempre secondo il giornale casertano, sembrerebbe essere sorella di un famoso dirigente scolastico.
Se ciò fosse vero si potrebbe pensare che forse la Francesca si assentava per aiutare la sorella a recuperare i bambini inadempienti e assenteisti della scuola da lei presieduta? Si sa tra assenteisti ci si capisce.
Sarebbe comunque un comportamento alquanto scorretto nei confronti dei cittadini che le pagano lo stipendio e, sicuramente, non aiuterebbe a far diminuire l’evasione scolastica in un quartiere dove altri presidi non hanno bisogno di girare con il megafono per richiamare i ragazzini che, a dispetto di altre, nelle loro scuole ci vanno volentieri.