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La creazione è infinita

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Il concetto è molto semplice, anche se la spiegazione richiede un po’ di fantasia e un pizzico di buona volontà: “La creazione è sempre in atto”, un fare infinito che, proprio perché tale, non terminerà mai, almeno fino a quando chi ha iniziato non decida di smettere, e persino questa opzione potrebbe essere impossibile in quanto contraddirebbe la natura stessa del creatore.

Per spiegare il concetto proviamo a immaginare un piano inclinato su cui si lascia rotolare una pallina.
In questo gioco, la biglia rappresenta la creazione e lo scivolo il tempo. La sfera, dunque, si troverà in momenti diversi in punti differenti. Ogni punto rappresenta, contemporaneamente, il tempo che scorre e il luogo di esistenza della pallina di cui nessuno può fermare il moto in quanto  il movimento, lo scivolo e la biglia hanno la stessa sostanza, quella del creatore che, in quanto tale, ha dato origine ai tre elementi.
Essendo questo creatore non soggetto al moto della biglia prodotto dallo scivolo perché non è biglia, né scivolo, né movimento, ma tutti e tre contemporaneamente, ed essendo esso infinito, il rotolamento non può mai fermarsi in quanto lo scivolo è, per sua stessa natura incommensurabile.
Il rotolamento allora, essendo fine a se stesso, non avendo pregiudizi nei confronti dello scivolo e della biglia, continua per sempre e crea, per ogni istante della sua esistenza, nuovi spazi e nuovo tempo. Né spazio, né tempo infatti, esistono prima che la pallina abbia raggiunto il punto in cui esistono tutti e tre contemporaneamente e, anche se sembra sempre uguale perché non cambiano gli elementi (biglia e scivolo) il punto in cui si trova la biglia è diverso attimo dopo attimo, è stato creato nel momento in cui viene raggiunto e il traguardo non esiste se non in quello che noi possiamo immaginare come fine del mondo.

Il creatore dal canto suo, una volta che ha iniziato a creare non può fermare la sua volontà in quanto non è capace di scivolare insieme alla biglia e non ha possibilità di fermarla essendo lui stesso il movimento della biglia, oltre la biglia e il piano inclinato.

Cercare di comprendere l’origine dell’universo, il significato dell’esistenza, vuol dire riuscire a capire fino a quando esisterà il cosmo. La fine e l’inizio coincidono inesorabilmente e, fino a prova contraria, non c’è stato mai inizio e non ci sarà mai fine, almeno per quanto riguarda il creato, lasciando da parte la conoscenza umana che è un granello di sabbia nel disperato tentativo di divenire roccia che rompe le onde gigantesche degli oceani.

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