Le prime elezioni della storia d’Italia, dopo il periodo fascista, si tennero nel 1946, in una soleggiata giornata di luglio, precisamente il 2.
Si recarono alle urne il 62% degli aventi diritto, incaricati di optare tra repubblica o monarchia e di scegliere, inoltre, i 556 deputati dell’Assemblea costituente.
Mentre, però, già si era a conoscenza di cosa fosse la monarchia, quella della repubblica era una novità. Gli italiani scelsero la seconda, un po’ perché gli piaceva la freschezza del termine, un altro po’ perché il Re gli aveva fatto qualche dispetto di troppo.
Discorso diverso meritano i politici candidati.
Questi non erano affatto sconosciuti, anzi, disegni ritrovati in alcuni scavi rupestri della montagna calabrese, provano che la loro esistenza era nota già presso gli etruschi e se ne ritrovano tracce anche in alcuni papiri del Qumran.
Il fatto più sconcertante è che alcuni, sembra, siano stati prima salvati da una pioggia insistente per merito di un certo Noè, e poi grazie all’intercessione del ladrone a destra del Cristo crocifisso, un attimo prima della sua morte.
I loro nomi sono restati uguali nei secoli dei secoli.
Molti sospettano che un antico rituale mesopotamico ne garantisca l’immortalità. Vero è che nessun essere umano può essere eterno, nemmeno il politico, il quale alla fine della sua carriera viene tumulato in un sarcofago magico, detto Senato, e reso di fatto invincibile.
Il politico che viene investito di una qualsiasi carica istituzionale, viene fornito di un’armatura impenetrabile che lo rende sbeffeggiante davanti a tutti gli attacchi possibili, specialmente quelli derivanti da presunte accuse di corruzione e di ladrocinio ai danni del popolo elettore e non.
In pratica, detto individuo, diviene una specie di moderno Sigfrido, viene immerso nel sangue del popolo, stando attenti a che nessuna foglia possa coprire parti del suo corpo, per poi divenire immortale e invincibile.
Non si deve pensare, però, che questo accada solo a un livello alto della repubblica. Basta essere un politico, anche l’assessore alla pubblica inutilità in un paesino di 8 abitanti, per acquisire i superpoteri.
I sindaci, ad esempio, specialmente nei paesi supposti, si passano di mano la carica per centinaia e centinaia di anni, cinque anni ciascuno, in un giro che comprende al massimo tre o quattro partecipanti, fino a quando non ne arriva uno che, non essendosi accorto che durante il bagno di sangue gli era caduto un pelo pubico sul piede, viene freddato a tradimento dal suo nemico.
Stesso discorso vale per tutti i componenti dei consigli comunali.
Questi Highlander svolgono la loro funzione indisturbati perché hanno dalla loro parte l’istruzione. Infatti, sempre nei consigli comunali, si possono annoverare medici, avvocati, farmacisti, architetti, e il meglio delle professionalità locali.
I medici prendono consensi con la promessa di curare gli incurabili, gli avvocati con quella di farti vincere la causa contro lo stesso comune per non pagare la monnezza, gli architetti che ti fanno costruire 1.000.000 di mq di casa su un appezzamento di terreno di 200 mq, e via via, fino ad arrivare al concetto che se non conosci nessuno sul municipio è inutile che tu continui a campare.
Nel 1992 ci fu una feroce caccia al politico e molti temettero per la loro estinzione. Si costruirono allora recinti intorno ai palazzi di potere che potessero proteggere la specie, alcuni cacciatori provarono e penetrare all’interno ma, a causa dell’influsso malefico della beata vergine Belen, furono trasformati anche essi in politici della peggiore specie. Qualcuno provò a scappare ma il maleficio lo fece diventare Di Pietro.
Ma una speranza esiste sempre, se la natura, Gaia, è riuscita a disfarsi dei dinosauri, chissà che non ci riesca anche per questa altra varietà altrettanto feroce e pericolosa.
Intanto qualcuno ha ritrovato uova di Berlusconum Andropositum, una razza che pareva essersi estinta, sembra che voglia provare a rivitalizzare il suo DNA, che Dio ce la mandi buona.